Monaco: La SF70H è la monoposto Ferrari più competitiva degli ultimi anni. E’ una monoposto che può essere guidata da un pilota d’esperienza e non è solo la “Gina” di Sebastian Vettel ad essere competitiva e vincente. Ci ricorda la monoposto del 1982 che poteva vincere il titolo con tre piloti: Villeneuve, Pironi, Tambay ed alla fine segnava i record anche con Andretti. Tutto quanto sta succedendo può essere chiarificatore per il futuro dei componenti la squadra Ferrari. Vedere eventualmente confermata l’accoppiata Vettel Raikkonen anche se le recenti voi del mercato piloti sono abbastanza rumorose. In particolare per il finlandese che spesso e volentieri è stato espressamente giudicato “assente” da Sergio Marchionne, all’inizio stagione. Nelle qualifiche e non solo Raikkonen ha dimostrato che se lo assecondano nella preparazione “fine” della monoposto, lui può essere l’ombra di Vettel. Perché la SF70H ha un ampio range di messa a punto e personalizzazioni senza essere stata progettata con un unico scopo: essere la monoposto di Vettel, solo la Gina. Una volta, secoli addietro, già a Monaco i piloti Ferrari potevano godere della riconferma o meno in squadra. Scadenza ampliata poi al Gp. d’ Italia a Monza. All’indomani di questa gara si potrebbe tornare a verificare quanto accaduto in passato. Molto potrebbe essere legato al risultato finale complessivo che ha molta importanza. Molta per la F1 in generale, che può godere dell’ incremento nell’attenzione mediatica che porta un risultato vincente e competitivo della Ferrari, ed in particolare per le trattative che si cominciano ad impostare, pensando al futuro con la nuova proprietà della F1, Liberty Media, che sembra essere intenzionata a considerare la Ferrari un numero tra le 10 squadre presenti senza riconoscere più il bonus per quello che la Ferrari ha rappresentato e rappresenta per la F1. Vincere un titolo iridato è molto importante. Se lo si vince di fronte ad una Ferrari competitiva, per tutte le squadre,la gloria è maggiore.
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