Il motore 065 della Ferrai montato sulla Alfa Romeo C39 condotta da Robert Kubica si è “scoperto” ed ha consentito al polacco di finire in testa nella classifica dei tempi la prima giornata di prove mentre Mercedes e Ferrari hanno calcato le parti più centrali della classifica con oltre 1″ di distacco.
Un risultato che può aver tranquillizzato i motoristi di Maranello dando così via libera ad un progressivo aumento nel regime di rotazione e di ricerca di potenza sul motore “ufficiale” da utilizzare nei prossimi due giorni conclusivi di prove con Vettel e Leclerc.
Ferrari e Mercedes si sono “marcate2 in questa giornata in cui sono apparse le evoluzioni aerodinamiche attese, in particolare sulla SF1000, che ha portato spoiler alettone posteriore ed alcuni affinamenti su tutta la parte laterale della monoposto.
Soluzioni che, in entrambe le squadre, sono state esaminate da tutti e due i piloti che si sono alternati in pista per mezza giornata ognuno. Hanno ottenuto dei tempi abbastanza simili compreso il numero dei giri percorsi.
Tutte le monoposto, portate in pista, sono state anche strumentate con le apposite griglie che hanno avuto il compito di intuire, in pista, il comportamento dei flussi e le relative pressioni depressioni.
Una ricerca che ha interessato sia la parte posteriore dell’asse anteriore, nel punto in cui l’aria si “scontra” con le pance laterali, poi nella zona antistante a quelle posteriori ed infine, nella parte dell’estrattore.
Mentre la Mercedes dovrebbe continuare con il programma suddiviso tra i suoi due piloti la Ferrari si mette nelle mani di Sebastian Vettel che dovrebbe percorre un paio di simulazioni complessive per il Gran Premio, prima di consegnare, nell’ultima giornata di test, la SF1000 al compagno Leclerc.
I test di domani potrebbero essere un primo ed ulteriore passo relativo alla discussione per il rinnovo del contratto tra il tedesco e la Ferrari, un percorso lungo che non sembra essere un confronto ma una volontà reciproca di trovare una soluzione positiva.