Sergio Marchionne, parlando dei rapporti futuri tra la Ferrari e Sebastian Vettel, a conclusione del “Marchionne pensiero”, ha detto “Con Sebastian il discorso lo abbiamo fatto l’anno scorso. Era molto nervoso perché la macchina non c’era. Noi cerchiamo di fargli trovare una macchina che vada bene, poi la scelta è sua. Lui è contento in macchina: se gli piace può rimanere con me quanto vuole ”
Insomma, per la prima volta Marchionne rilancia il pallino nel campo di Vettel, lasciando che la scelta non sia di Marchionne, sua personale e non della Ferrari, ma del pilota. Quel “rimanere con me”, non con la Ferrari, lascia trasparire come il Presidente ed AD si immedesimi con la Ferrari e ponga tutto quello che avviene in, con, pro o contro la Ferrari, sia un qualcosa che avviene con la sua persona che è l’unica nel Consiglio d’Amministrazione ad avere i mandati esecutivi di operatività gestionale . Potremmo ipotizzare che ci si trovi davanti all’icona di Enzo Ferrari in chiave moderna, 3.0 tanto per metterlo sull’informatica. Una situazione che ha dell’inverosimile ed è anche molto pericolosa da gestire per una serie infinita di motivi. La decisione a Vettel. Ovvero essere vincolati con le mani legate alle scelte del pilota che potrebbe chiaramente tentare di vincere il Campionato del Mondo per poi trasferirsi in Germania dove un campione del mondo alla guida di una Mercedes sarebbe il non plus ultra dell’ “Uber Alles”. Un sogno simile allo strapotere della razza ariana, tecnologica. Altro: un comportamento di Vettel in tal senso non dovrebbe meravigliare in quanto già in passato, da Fangio, l’io di un pilota è quello di dimostrare di essere sempre vincente. Allora partecipando a tutte le tipologie di gare possibili ed immaginabili. Una trasposizione moderna la scelta di Fernando Alonso di andarsene ad Indy abbandonando una Mc Laren Honda veramente molto zoppicante. l’Io pilota, non la monoposto che guida, che sia pure questa contribuisca al risultato. Red Bull, Ferrari, Mercedes e poi se arrivasse un Alfa Romeo vincente anche con quella. Fare il contrario del suo connazionale Schumacher che ha vinto molto con la Ferrari. Questo sempre che l’eventuale contratto di cui si dice esista, molto più di una semplice bozza, con la Mercedes non abbia delle clausole che ne vincolino il dopo carriera a livello manageriale. Poi? Poi quale è il pilota che oggi ha le caratteristiche per essere l’antagonista di Vettel, escluso Hamilton, Ricciardo Ocon…..
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