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Monopattini: pericolo cadute per buche e risarcimenti danni richiesti e causati

Il via libera, che la municipalità di Modena ha dato all’utilizzo dei monopattini sulla pubblica strada, non ha tenuto conto di un fattore tecnico che sarà di sicuro al centro di parecchie cadute e richieste di risarcimento danni subiti e provocati.

I monopattini sono caratterizzati da ruote di piccolo diametro, compreso tra i 10 e gli 11 cm., da richiedere moltissima attenzione nella guida per due motivi:

ecco una delle tipiche buche che potranno essere fatali per la guida dei monopattini,

Il primo legato alla presenza di numerose buche ed avvallamenti nelle sedi stradali in cui le stesse possono quasi sprofondare facendo da perno con conseguente perdita di controllo e caduta rovinosa sull’asfalto che alla velocità massima di 20km/h può essere molto dolorosa.

Una buca di questo tipo richiede di essere accuratamente evitata cercando di alzare la ruota anteriore e far si che la “SALTI” senza infilarvesi dentro

Il secondo motivo trova origine nella posizione, molto elevata, del baricentro vista la posizione eretta nella guida, proprio in relazione alle dimensioni delle ruote stesse, per cui è necessario che gli utilizzatori di tale sistema di nuova mobilità facciano una certa esperienza per evitare guai per se e per gli altri e di tenere delle velocità decisamente più limitate a fronte delle massime concesse.

Guai di cui è bene ricordare si è civilmente in primis, penalmente eventualmente, responsabili, in particolare per quanto riguarda i danni che si possono arrecare a terzi e cose di terzi.

La legge come al solito è stata promulgata senza tenere assolutamente conto dell’aspetto della sicurezza stradale, ovvero che gli utenti sia obbligati a portare una protezione del capo idonea a proteggerli.

Di sicuro la materia diventerà oggetto di contenzioso legale tra le parti qualora gli utilizzatori dei monopattini fossero vittime o attori di incidenti.

Memore di quanto succedeva a suo tempo, alla nascita della mobilità con i “cinquantini” che avevano potenze e velocità limitate che si potevano bypassare eliminando la strozzatura tra carburatore e motore che si poteva fare possedendo una chiave inglese da 13″, uno dei contenziosi sarà di sicuro legato alla regolarità delle norme relative alle restrizioni della potenza erogabile dalle batterie e la velocità massima consentita.