Il tragico incidente in cui a Roma sono state uccise due ragazze e che ha visto, coinvolto- protagonista, il figlio di un personaggio della star system ha fatto si che sulla vicenda si accendesse un interesse che non è di solito tale quando succedono incidenti analoghi e su cui il giorno dopo si spengono i riflettori.

D’altronde lavora sicurezza stradale è un opzional che non interessa più di tanto, non fa vendere copie diventa un difficile fardello da sopportare per il ben pensante che si sente immune dal tutto.
In uno dei responsi del Gip sono stati estrapolati alcuni passi importanti che mentre evidenziano l’onnipotenza dell’investitore e per questo posto ai domiciliari con un pesante fardello di responsabilità hanno evidenziato anche altri problemi.
Ne emerge una delle tante carenze della rete stradale che non è rappresentata solo dai viadotti pericolanti, scoperti solo dopo la tragedia Morandi, ma anche nei una serie di infrastrutture di più normale necessità ed utilizzo anche e specialmente in Città.
L’illuminazione pubblica viene definita “colposamente insufficiente” e proprio questo è uno dei temi ricorrenti. I termini usati sono perentori e non lasciano scampo sulla percentuale di causa sull’effetto globale.

A Modena, da quasi mezzo secolo, in uno dei viali che sono stati realizzati sull’asse delle vecchie mura l’illuminazione pubblica illumina solo le chiome degli alberi. A terra si proietta solo una enorme ombra che durante il periodo dell’anno in cui vi è la fogliazione rende i pedoni completamente invisibili nel buio più profondo
