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FERRARI F1

Alla Ges della Ferrari c’è molto lavoro da fare e poco tempo per farlo. Le monoposto devono partire per Montecarlo 24 ore prima del solito programma di trasferta. Le prime prove dal giovedì mattina

Maranello: C’è molta attesa alla Gestione Ferrari di Maranello per il rientro del materiale tecnico utilizzato per il G.P. di Spagna. Vi è una monoposto da controllare approfonditamente dopo il suo ritiro per incidente, al pronti via, tante componenti meccaniche che devono essere riviste in funzione di una serie di problematiche che hanno acceso qualche dubbio sui livelli d’ affidabilità di alcune componenti. Ricordarsi dell’ordine tassativo di spegnere il motore ricevuto da Vettel in Q1. Ordine che per fortuna il pilota ha disatteso, riportando la “Gina” ai box dove è stato possibile verificare che l’allert era rimediabile ed ha quasi corso il “rischio” di vincere. Come si nota vi sono tante piccole cose che devono essere perfezionate, controllate, capire perché le stesse succedono. Poi c’è il debriefing durante il quale si deve discutere non solo di aspetti tecnici ma anche di strategie, quelle che sembra a Montmelò non sono state perfette. Come se questo non fosse sufficiente vi sono due monoposto da “rifare” ovvero allestire in versione G.P. Monaco che si corre sul tracciato di Montecarlo. Modifiche radicali ed uniche, nell’arco della stagione, per quanto riguarda sterzo, sospensioni, anteriori in particolare per poter affrontare il tornantino del Lowes che richiede di aumentare il raggio di sterzo della monoposto e trovare spazio nei braccetti della sospensione affinché il cerchio non ne venga a contatto. Braccetti irrobustiti per sopportare le sollecitazioni uniche date dal percorre delle normali strade aperte al traffico con caditoie, tombini, avvallamenti e tutto quanto si possa trovare su una strada normale sia pure accuratamente tenuta ( non certo come quelle delle città italiane) proprio per essere all’altezza di questa manifestazione preceduta quest’anno dalla gara, almeno in una parte parziale del tracciato, corsa dalle monoposto della F.E e per non essere troppo ruvide per i passeggeri di Rolls e Bentley. Questo senza dimenticare che vi sono cordoli e sopra tutto le barriere di contenimento, i temibili Guard Rail in acciaio che sono veramente a bordo pista senza grandi vie di fuga se si escludono le curve di Santa Devota e della Chicane. Pizzicarli ed appoggiarvisi richiede sospensioni adeguate, quel tanto da consentire di arrivare ai box in prova e qualifica e non perdere troppo le regolazioni necessarie per la gara e andare ad acuire il degrado delle gomme. Al tutto si aggiungono le regolazioni dei motori(endotermico ed elettrici), il cambio sottoposto ad un lavoro micidiale ed unico per il numero dei cambi marcia in salita e a scalare, trasmissione e frizione. Quest’anno è subentrato un altro problema: bisogna irrobustire lo spoiler anteriore ritornato alla larghezza massima della monoposto e quindi ancora più esposto a contatti involontari. Ultima cosa. mentre parte gli apparati logistici non rientra a Maranello e si ferma strada facendo, il materiale tecnico e le monoposto devono anticipare la partenza di 24 ore, anche se la distanza da percorrere è solo di 450 km, perché le prime prove si svolgono tra due giovedì e non al venerdì come nella norma degli altri fine settimana. Molti anche i passi di ricambio visto che si possono portare solo due monoposto montate pronte ai box. Nel passato i top team erano arrivati a portare anche 4 monoposto montate pronte pista, per consentire ai piloti di averne due a disposizione per ciascuno, in particolare per la giornata delle qualifiche del sabato. Se su tutti i tracciati il partire nelle prime due file è bene in questo appuntamento è d’obbligo essere in pole. Avere poi una regolazione ottimale della frizione e del sistema di partenza è ancora più d’obbligo per evitare l’imbuto della curva di Santa Devota dove sempre succede di tutto e di più. Unica positività è l’opportunità di usare il motore in versione base in quanto non è che la potenza massima sia basilare per la gara. Qui è più il pilota che ci deve mettere del suo.