La Formula E debutta sul tracciato di Monaco anticipando di 14 giorni le monoposto di F.1. Un’ occasione ghiotta per questa nuova tipologia di monoposto, fortemente voluta da Jean Todt, che arriverà ad introdurre un nuovo range di gare che di volta in volta si svolgono su tracciati cittadini, appositamente allestiti. L’opportunità di avere un tracciato già allestito, su un panorama come quello di Montecarlo, non potevano lasciarsela scappare gli organizzatori del campionato. Per fare ciò, però, sono dovuti venire ad un compromesso, svolgere il proprio fine settimana utilizzando un circuito decisamente ridimensionato e sopra tutto privato della famosa salita che porta al Casinò. Salita molto impegnativa che sarebbe evidentemente costata troppo a fronte della energia necessaria per poterla percorrere. Alla curva di Santa Devota, le monoposto F.E stringono a destra e prendono una strada, che durante in GP è di servizio, per raggiungere la Chicane dove tutti si reimettono sul tracciato “originale”. Questa strada per giunta è in discesa dopo che altri tratti in salita, come dalla variante della Rascasse per riportarsi sul rettilineo principale, avranno già messo alla prova la durata delle batterie e le strategie di gara da seguire per i piloti, per arrivare agli ultimi giri con l’opportunità di effettuare un rush finale.
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