Non si è certo spenta la eco della scomparsa di Niki Lauda e la F1 si trova a confrontarsi su uno dei circuiti “mito” della F.1 intitolato alla memoria di Gilles Villeneuve che nel cuore degli appassionati della Ferrai gode di un credito secondo solo a quello di Enzo Ferrari.
La Ferrari cerca, su questo tracciato, quel riscatto che sinora è mancato in questa stagione. Le prerogative vi sono in quanto il tracciato ha tratti molto veloci con alcuni stop&go di raccordo. A quanto sembra questi momenti potrebbero essere minimizzati a fronte delle prospettive garantite dalle velocità massime possibili, e le velocità medie complessive.
Stando alle ultime statistiche che la Ferrari ha fornito nel palmares made in Canada vi sono 12 vittorie, 7 pole position, 9 giri veloci e 34 piazzamenti per un 69,38% del globale possibile.
Un bel ritocco a queste percentuali è l’obiettivo minimo che in Ferrari si aspettano per dare anche un momento di iniezione per il morale dell’intera Ges e vedere se le cose si possono riscattare in questa trilogia di gare del mese di giugno. L’obiettivo è quello di ridurre tutti i rispettivi gap presenti sia nella classifica piloti sia in quella costruttori per mettersi decisamente al riparo di quello che può fare la Red Bull.
Una cosa è certa a Maranello vi sono state riunioni ricorrenti per stabilire un comportamento più “umano” a fronte di quelle che sono state le prerogative del G.P. di Monaco dove la “dipendenza” dall’intelligenza artificiale ha causato il peggio del peggio che potesse accadere a Charles Leclerc nella gara di casa.
Lui poi ci ha messo del suo durante la gara per il disperato e rabbioso tentativo di rientrare in zona punti. Su questo tracciato vuole il riscatto personale e di certo la sua opinione sarà seguita con maggiore attenzione nelle decisioni importanti. Vuole assolutamente la zona alta della classifica finale a fronte del risultato ottenuto nella passata stagione.
Una notizia dell’ultimo momento, la garanzia della Mercedes di essere presente in F1 sino alla fine del 2025 con Hamilton come pilota di punta, così lui si è espresso in merito, è arrivata quasi come una doccia fredda ma anche come uno stimolo per il futuro.