Il materiale tecnico è già sbarcato in Canada dove si stanno allestendo le singole strutture per ospitare le SF90 che sono state spedite nello scorso fine settimana.
Il G.P. del Canada è il primo del trittico di gare previsto in questo mese di giugno. A seguire, infatti, sono in calendario il G.P. di Francia al Le Castellet per finire all’A1 Ring con il G.P. d’ Austria.
Entro domani parte l’ultimo manipolo di tecnici e piloti per completare l’organico presente in pista e per determinare un primo assetto aerodinamico e delle sospensioni da mettere in pista per la prima delle sessioni di prove libere.
E’ quasi certo che, almeno per la prima delle due sessioni del venerdì quando si riprenderà il normale proseguito del lavoro nel fine settimana dopo la sequenza anomala di Montecarlo, i due piloti andranno alla ricerca di una raccolta dati seguendo due strade differenti che potrebbero eventualmente essere intercambiate nel pomeriggio.
Senza essere alla presenza di stravolgimenti assoluti, come un nuovo disegno delle sospensioni più aggressivo ma ritenuto troppo costoso da realizzare, rispetto a quello tradizionale presente sulle monoposto italiane a fronte di quanto espresso da Merc4des e Red Bull, entrambi i piloti, nella scorsa settimana, hanno dedicato parecchio tempo allo sviluppo di nuovi criteri di messa a punto per far si che nelle curve lente la SF90 non soffra più di tanto di quel sotto sterzo sinora lamentato e che ne vanifica, nel tempo sul giro assoluto, l’opportunità di essere all’inseguimento stretto della Mercedes.
Le soluzioni che entrambi, Vettel e Leclerc, hanno deliberato al simulatore, sembrano in grado di far lavorare meglio le nuove gomme, farle andare e mantenere nel giusto range di temperatura che le rendono più performanti.
I dati raccolti sembrano essere confortanti anche se bisogna confrontarsi con la evoluzione due del motore Mercedes per quest’anno e che dovrà darsi da fare per tutte le prossime 7 gara.
Se è vera la voce che questa evoluzione metterebbe a disposizione di Hamilton e Bottas almeno 1.020cv di potenza massima, l’inseguimento diventa sempre più difficoltoso.
Il fatto che l’amministrazione della Ferrari non abbia deliberato la cifra necessaria per effettuare stravolgimenti tecnici alle sospensioni ed in altre direzioni, potrebbe essere interpretato come un ridimensionamento delle aspettative per questa stagione.
Si dovrebbe andare avanti con il programma di sviluppo già programmato e deliberato per andare a concentrare risorse, anche umane, al progetto della monoposto per il prossimo anno ed a quella del 2021, quando gli stravolgimenti tecnico- sportivi saranno ancor più consistenti da studiare e deliberare.
Si deve ricordare che, in estate dell’anno passato e prima delle ferie estive, i progettisti della Mercedes F.1 fecero presente al Board di Stoccarda che era necessario effettuare uno sviluppo concreto della monoposto per avere la certezza di contrastare l’aggressività della Ferrari.
Un intervento tanto sostanzioso quanto importante dal punto di vista economico, si parla di oltre 20 milioni di euro. Un finanziamento che si è dimostrato basilare, proprio nel momento in cui la Ferrari, invece, non fu in grado di replicare per i problemi di salute di Sergio Marchionne e la sua scomparsa vacatio di potere deliberativo che si era creato.