Stesso punto del tracciato di Baku dove oggi le F1 cominciano a lavorare per davvero. La passeggiata di entrambi i piloti della Ferrari.
Prima foto di ieri Charles Leclerc è accompagnato da 3 dei suoi più stretti collaboratori con cui scambiare ogni idea a fonte di quelle che sono le situazioni di pista.
Si parla di traiettorie, cordoli, strisce bianche dovute all’uso normale delle strade cittadine dove si corre, la loro “pericolosità” per la possibile perdita d’aderenza in accelerazione, specialmente se dovesse piover e se il vento portasse sull’asfalto sabbia insidiosa.
Si prendono appunti.
Poco dopo nello stesso punto arriva Sebastian Vettel accompagnato da uno stuolo di almeno 8 collaboratori della sua squadra e questo dovrebbe essere palese e sufficiente per capire la situazione, almeno sino a quando come dice Mattia Binotto, la monoposto non sarà di nuovo la più veloce, competitiva ed affidabile a fronte della Mercedes.
C’è molta attesa a fronte del lavoro che inizia tra poche ore perché in Ferrari devono effettuare delle comparazioni tra quello che è il comportamento della monoposto e la relativa raccolta dei dati in pista, per confrontare il tutto con quanto è stato recepito a Maranello sia alla Galleria Del Vento, sia al simulatore e che è stato all’origine delle modifiche che si sono cominciate ad apportare.
L’essere con un fuso orario meno penalizzante consentirà di avere una maggiore interazione in particolare per individuare cosa deve essere modificato dal punto di vista dei sistemi d’analisi e di simulazione che sembrano dare qualche grattacapo con dei momenti di spread piuttosto consistenti. I piloti che hanno la “licenza per il simulatore” se liberi da impegni agonistici sono in sede a disposizione per indossare il casco ed immettersi nel “ragno”.