C’è un termine che viene usato ad ampia mano “utente debole” quando si parla di circolazione. Basta però essere sulla strada, per notare che una delle categorie che “rientrano” tra gli utenti definiti deboli, i ciclisti, è al vertice della trasgressione per quanto riguarda il rispetto delle norme previste dal Codice d Strada e che li riguardano.
Facendo un “remember” partiamo dalle caratteristiche di base che deve avere il “mezzo”, la bicicletta. Intendiamo la presenza di: luci anteriore e posteriore (da utilizzare sempre quando la visibilità si riduce), dei catarifrangenti ai pedali ed anche nella raggiera delle ruote, e campanello. Esistono sanzioni che vanno dai 25 ai 100 euro che devono essere solo un araba fenice vista la situazione generalizzata dei mezzi presenti sulle strade.
Saliti in sella mantenere la parte più a destra della carreggiata , stare in unica fila quando si percorrono le strade extra urbane. Sia nei percorsi urbani sia in quelli extra urbani, se esiste una pista ciclabile, la stessa deve essere utilizzata obbligatoriamente. Il manubrio deve essere “trattenuto” con entrambe le mani.
Le sanzioni per queste infrazioni sono sempre comprese tra i 25 ed i 100 € . Imposizioni di cui non si ha assolutamente una documentazione nella marea di verbali comminati.
Le sanzioni crescono in modo esponenziale sigh, da 161 a 647€, se i ciclisti utilizzano i cellulari o cuffie sonore che impediscano la percezioni di quanto succede sulla strada, attorno a loro. Stessa entità di sanzione economica per chi porta a spasso il cane con il guinzaglio o peggio ancora di fa trainare dallo stesso.