Capire cosa ci sia effettivamente di concreto e la realtà virtuale, sotto il concetto che viene indicato con il sostantivo “complanarina” è un vero rompicapo.
L’unica certezza è rappresentata dai proclami e dalle riunioni assembleari rivolte alla cittadinanza di San Donnino che è il paese più interessato, mentre, quasi sottobanco ( Paganine) per altri problemi analoghi i problemi sono già stati risolti e previsti nel progetto di massima.
Nel concreto non si capisce quale sia la effettiva volontà di realizzazione di questa opera e forse se si andasse con il nuovo parametro messo in atto dai 5 stelle per la TAV e che passa sotto il nome di “analisi costi-benefici” si scopre che il non farla forse sarebbe meglio in quanto sembra che la toppa sia peggio del buco.
Una cosa è certa il completamento del raccordo tra la complanare a sud di Modena, studiata e realizzata con un concetto concreto per quanto riguarda la volontà e la necessità di supportare un traffico “pesante”, almeno sino all’intersezione con la SS12 ed il casello autostradale posto subito dopo San Donnino è una soluzione rabberciata a forza di aspettare, rimandare, rivedere, ripensare, ricorrere e convocare assemblee.
Se veramente vi fosse la volontà concreta di cominciare, dopo quasi 15 anni , ad intervenire per migliorare la situazione del traffico all’altezza dell’ingresso-uscita tra la Strada di Passo Brasa “alias via Vignolese” e l’autostrada stessa, si potrebbe stralciare dal tutto la realizzazione di quella rotonda presente nel progetto, prevedendone gli innesti nella zona sud a favore della successiva realizzazione concreta del progetto che sino al 2022-23 non sarà aperto al traffico.
Come si è visto in città, se esiste la volontà di realizzare delle rotonde, sulla cui utilità per lo smaltimento del traffico peraltro ci sarebbe molto da parlare, e la tempistica con cui le stesse sono state realizzate, già alla fine di quest’anno, massimo prossima primavera, la realizzazione di una adeguata rotonda dalle dimensioni necessarie per snellire il traffico in quel punto cruciale sarebbe più che concreta favorendo un passo avanti per ridurre le problematiche esistenti.
L’attuale progetto della Complanari, poi e se si esclude il traffico rivolto all’utilizzo dell’autostrada, trova una successiva strettoia all’altezza di ponte Guerro per il traffico rivolto a Spilamberto- Vignola.