Il sogno di Sergio Marchionne è diventato realtà. Torna in F1 un pilota italiano e guarda guarda alla guida di una monoposto italiana che si affianca alla Ferrari, andando a mettere sul chi vive i nuovi promotori di Liberty Media che vogliono imporre una rivoluzione facendosi forti anche della scomparsa di Marchionne che aveva in embrione qualcosa di molto eccitante, in F1 appunto..
Da ora in poi il marchio Sauber lascia spazio ad uno storicamente più ambizioso quello della Alfa Romeo Racing che nacque nel 1910 proprio per sancire l’immagine sportiva del marchio del “Biscione” che in quell’anno vinse la sua prima gara, di regolarità nell’ambito di Miglio lanciato, a Modena.
“Alfa Romeo e Sauber continueranno a lottare insieme come “Alfa Romeo Racing” per ottenere risultati ambiziosi. Il Campionato del mondo di Formula 1 2019 vedrà due dei marchi storici nel mondo delle competizioni sportive – Alfa Romeo e Sauber – tornare sui circuiti internazionali con i piloti Kimi Räikkönen, già campione del mondo nel 2007, e il giovane italiano Antonio Giovinazzi come “Alfa Romeo Racing”, in luogo della denominazione dello scorso anno, “Alfa Romeo Sauber F1 Team”.
Così scrive il comunicato ufficiale
“Appena dopo un anno dalla sua fondazione, avvenuta il 24 giugno 1910, Alfa Romeo debuttò ufficialmente nel mondo delle corse vincendo la Prima Gara di regolarità a Modena. Da allora, la sua leggenda sportiva si è arricchita di vittorie e podi nei diversi campionati internazionali, inclusa la Formula 1. Nel 2019 le auto di “Alfa Romeo Racing” gareggeranno sotto il vessillo del “Quadrifoglio”, il simbolo che dal 1923 identifica le Alfa Romeo più performanti”.