Già circolano i “muletti” sotto cui i tecnici della Ferrari stanno celando i prodotti, 15 modelli, che dovranno essere messi in produzione secondo il piano industriale che è stato presentato agli analisti di settore ed agli investitori istituzionali.
Una cosa è certa si tratterà, per buona parte, di modelli che dovranno far diventare l’ibrido componente del DNA Ferrari.
Ai motori 8 e 12 cilindri tradizionali sia nella versione aspirata e quasi abbandonata, per fare spazio alla sovralimentazione, che comunque saranno ” convertiti” a lavorare insieme a motori elettrici e con il recupero d’energia.
Nella gamma dovrebbero inoltra rientrare una nuova filiera di motori a 6 cilindri derivati, come concetti, direttamente derivati dalla F.1 per non dire poi di un 4 cilindri innovativo che non solo dovrebbe spingere la nuova “baby Ferrari”, come prodotto d’ingresso del Cavallino ma anche tutta la gamma di prodotti per Maserati, Alfa Romeo e forse anche far rinascere la Lancia.