Monza (MB) – Penultima trasferta del GT italiano: una trasferta forse decisiva per le ambizioni di titolo di Bar Baruch, il giovane pilota Audi attualmente terzo nella classifica generale conduttori GT3 con 17 punti da recuperare al leader, l’ex-campione italiano Stefano Gai. L’israeliano del team di Emilio Radaelli è preceduto anche da Giacomo Altoé e Daniel Zampieri, che lo precedono di 11 punti. Sarà certo di sostegno al weekend di Baruch il fatto che per la prima volta quest’anno l’accoppiata Audi non cambierà: Mattia Drudi, promettente e velocissimo talento romagnolo, tornerà a fianco del pilota di Karmiel dopo l’eccellente adattamento a categoria e vettura dimostrato a Vallelunga tre settimane fa. Drudi in questa fase della stagione ha dimostrato una ineffabile abitudine a salire sul podio: a Monza vorrebbe migliorare il risultato di Roma, magari mettendo la firma sulla prima vittoria in GT3.
Nel tracciato che si snoda nel parco della storica Villa Reale, l’Audi R8 LMS per la prima volta dopo cinque gare consecutive (era il 16 giugno…) potrà correre libera dal fardello di handicap-tempo da scontare al pit-stop obbligatorio. In questo arco di tempo Baruch si è difeso bene conquistando 48 punti, un bottino che lo ha tenuto in corsa per lo scudetto 2018. Ma i rivali che lo precedono, i secondi Altoé-Zampieri ne hanno conquistati 62 ed il leader Gai 59. Con la vistosa differenza che nel corso delle ultime cinque gare il ferrarista ha preso il via con handicap-tempo solo in due corse e la coppia Lamborghini in tre corse. Insomma: bravi i rivali a non farsi sfuggire l’occasione di capitalizzare il momento, ma bravi anche Baruch e chi lo ha affiancato a restare a galla malgrado la situazione più sfarevole.
Inutile dire che il giovane israeliano dovrà assolutamente riuscire a trarre il massimo dalla tappa di Monza in considerazione dell’assenza di handicap già in gara uno, quando invece Gai–Fisichella dovranno attendere 15″ più degli altri al cambio–pilota ed Altoé–Zampieri 25″. Le indicazioni di inizio stagione giustificano un cauto ottimismo: nelle prime cinque corse, quelle in cui i piloti della R8 LMS hanno avuto meno da preoccuparsi rispetto alla concorrenza per gli handicap-tempo, hanno visto Gai raccogliere 63 punti, Baruch 57 e i due del team Antonelli 54. Se si pensa che a Imola ed al Paul Ricard si sono messi di mezzo problemi a una gomma a ridurre il bottino dei quattro anelli, nutrire speranze per Monza non sembra poi così illusorio.