Si sono invertiti i ruoli nelle prove di Singapore?
Hamilton E Bottas dominano la prima giornata di prove relegando i terzi fila le due Ferrari molto vicine tra di loro con Vettel appena davanti a Raikkonen che hanno davanti un cuscinetto ” malefico” rappresentato da Verstappen e Ricciardo.
Qualcuno ha giocato a Mr Hyde, le Mercedes e qualcuno al dr. Jakill pronto a colpire al momento giusto, ovvero nelle qualifiche nel pomeriggio di domani, le Ferrari.
Quello che bisogna andare a vedere sarebbe il tempo “ideale”, ovvero quello che si ottiene sommando tutti i singoli tempi dei tratti cronometrati migliori.
In Ferrari da una parte sembrano essere tranquilli, dall’altra, i piloti, che invece non commentano tra i migliori questo primo giorno di lavoro. L’importante però è avere quelle informazioni che rielaborate al simulatore di gara diano il risultato desiderato a fronte dell’assetto complessivo da utilizzare in gara che è poi, come sempre, l’unico momento importante del fine settimana.
L’importante è che quanto raccolto unito alle sue impressioni personali possano alla fine dare come sunto la certezza che il pilota sia tranquillo a fronte di quelle che saranno le opportunità di vincere, d’obbligo, la gara se lui vuole ancora essere in lizza per il mondiale piloti.
Stesso discorso vale per Raikkonen che ha un compito non da poco: salire sul secondo gradino del podio alle spalle di Vettel e davanti ad Hamilton. Un risultato “magistrale” che contribuente a riaprire le speranza iridate, non solo quelle per il campionato piloti ma anche quello riservato ai costruttori.
Raikkonen sa anche una cosa: se lui sarà in grado di consentire al suo compagno di squadra di essere sicuro del titolo iridato, per lui vi potrebbe essere l’occasione di salutare la Ferrari con una vittoria personale.
Il tempo veloce di Hamilton non è preoccupante di per se ma lo diventa se si vede il distacco minimo inflitto al compagno di squadra Bottas. E’ il segno inconfondibile che la W09 è perfettamente assestata a quelle che sono le necessità relative alle prestazioni massime su questo tracciato che ha delle caratteristiche tali da mettere in crisi le gomme in appoggio in una lunghissima curva dove si raggiungono forti e continuate accelerazioni laterali.
Situazione che non mette in crisi solo le gomme ma affatica anche il collo dei piloti che devono fare ricorso a specifici interventi fisioterapici.