Motor Show Festival-Terra di Motori è la “titolazione” ufficiale della manifestazione motoristica che verrà organizzata dal 16 al 19 maggio con un “epicentro”, a Modena Fiere, e che dovrebbe ereditare il passato, inglorioso negli ultimi anni, del Motor Show di Bologna la cui edizione 2018 non verrà più organizzata a dicembre per mancanza di materia prima: espositori e per il passivo ipotizzato in troppi milioni di euro.
Epicentro a Modena, solo per citare una realtà organizzativa che avrà invece uno sviluppo orizzontale lungo la dorsale della via Emilia- Motor Valley negli oltre 150 km. che vanno da Parma sino alla Romagna.
Una lunga palestra di esibizioni elettorali per le elezioni politiche a seguire
Un cocktail di manifestazioni, tutte da inventare, che avrebbero l’intenzione di raccogliere una “clientela ” eterogenea che sarà molto difficile da orientare in quanto
non esiste un Sole, ma tanti pianeti che hanno una loro orbita neanche concentrica.
Epicentro sotto la Ghrlandina.
Non troppo epicentrale in quanto la struttura museale di Modena non è assolutamente adeguata negli spazi ed in tutto quanto è correlato per concretizzare la serie di manifestazioni che Alfredo Cazzola aveva concentrato all’interno degli spazi fieristici di Bologna.
Una organizzazione che era arrivata a prevedere persino la presenza di una stazione delle Ferrovie dello Stato denominata Stazione fiera che portava i viaggiatori al confine della chermesse con ingresso dedicato.
Per non parlare poi delle manifestazioni organizzate nell’area agonistica ed in quelle collaterali più ridimensionate ma sufficienti per le esibizioni e le scuole di guida particolari, diciamo di nicchia, come il fuoristrada.
Motor Show Festival-Terra di Motori non potrà offrire le varie manifestazioni “agonistiche” legate ai padiglioni espositivi, ovvero al centro tra i padiglioni ma che, se organizzate, chiederanno trasferimenti che vanno in contrasto con i tempi di una visita di una sola giornata come era la peculiarità dei successi di allora.
Se gli organizzatori vorranno cercare di mantenerle dovranno “disseminarle” lungo appunto di 150 km in cui si svilupperanno i momenti di una base che base non è.
Si perderanno pertanto i momenti di aggregazione sportiva dati dalle esibizioni di F1 della Ferrari, di alcune finali di gare di velocità, comprese quelle per vetture Gran Turismo e monomarca, i rally, le gare ad inseguimento ed il Memorial Bettega una manifestazione a livello di Mondiale rally.
Sempre che queste manifestazioni non vengano organizzate sulla Pista di Marzaglia in una giornata dedicata e differente da quella della visita ai padiglioni della fiera con doppia trasferta e doppia spesa che contrasta con il momento di crisi economica in essere.
Situazione, alla pista di Marzaglia, che sarà possibile solo se verrà realizzata la viabilità limitrofa con una propria larghezza atta a consentire un transito, scambio, in parallelo di due vetture senza che una delle due deva quasi accostare e fermarsi.
Se ne è avuta la dimostrazione tangibile in occasione di una manifestazione che in due giorni nei mesi scorsi, ha portato alla presenza di 11.000 persone e tanti problemi di viabilità.