Kimi Raikkonen non ha potuto difendere la propria posizione, negli ultimi 2 minuti delle qualifiche di oggi ed essere quindi nelle prime tre posizioni dello schieramento di partenza, per un problema di assenza del carburante necessario per effettuare l’ultimo giro lanciato sugli oltre 7 chilometri del circuito di Spa.
Questa la dichiarazione del pilota che di certo non si pensa possa essere solo una sua stizzosa replica, per profonda amarezza, al lavoro della squadra, ma una realtà triste e strana per una squadra del livello della Ferrari.
Se si è trattato di una mancanza materiale di carburante forse si può tirare un sospiro di sollievo (salvo approfondito esame interno al comportamento dei componenti la squadra, errore umano nel rifornire la SF71H del finlandese) ma bisogna fare attenzione, invece, che quanto accaduto non sia altro che l’effetto di una causa molto più probante anche senza arrivare ad avere un cedimento di un componente essenziale del nuovo motore.
Se lo stesso non ha problemi intrinsechi ed è integro potrebbe affrontare il recupero necessario, nella gara di domani, e consentire a Raikkonen di essere quella spalla necessaria ed indispensabile di cui Sebastian Vettel ha bisogno in questo momento per recuperare quanti più punti possibili nei confronti di Hamilton.
La verifica approfondita delle monoposto forse andrà a richiedere l’autorizzazione alla Fia di utilizzare uno degli sforamenti consentiti e limitati per il lavoro notturno dei meccanici in stagione.
Se tutto questo riguarda la squadra che deve mantenere la calma ed il massimo della propria efficenza, domani Sebastian Vettel deve mantenere il massimo della concentrazione per non andare ad eccedere alla prima curva e voler strafare per superare subito Hamilton.
Il campione del mondo ha tutto l’interesse a resistere al massimo livello alla prima staccata all’attacco di Vettel ed arrivare, se necessario, al contatto fisico il più duro possibile.
Questo anche al costo di arrivare al ritiro per entrambi.
Situazione che gli sarebbe a tutto vantaggio ed avere la tranquillità di mantenere gli attuali 24 punti di vantaggio e, con una gara in meno, per il possibile recupero da parte di Vettel, senza le incognite che si possono verificare in una gara su un circuito come quello di Spa dove abbiamo visto, oggi, quanto sia importante la variabilità climatica e la necessità delle strategie più evolute.