Categorie
Senza categoria

F1 un assurdo calendario prevede in 3 settimane G.P. di Francia, G.P. Austria e G.P. d’Inghilterra si attraversa l’Europa quasi due volte

Ultimi chilometri di viaggio per i van della Ferrari che trasportano le due SF71H da portare in pista domenica sull’inedito circuito di Le Castellet che nelle intenzioni dell’allora patron realizzatore Ricard era completato da un adiacente aeroporto in grado di ospitare i jet executive.

Dopo i 425 metri d’altezza di questo circuito, in soli 7 giorni tutto il circus dovrà spostarsi alla volta dell’A1 Ring per l’appuntamento con il G.P. d’Austria, circuito anch’esso in quota, a seguire l’assurdità nell’assurdità, lo spostamento oltre Manica per il tracciato di Silverstone G.P. d’Inghilterra.

Uno stress non indifferente per meccanici ed autisti tanto che non sono poche le squadre che, già nella nottata del 1 luglio faranno partire i loro mezzi per attraversare l’Europa, hanno previsto delle tappe forzate con cambio degli autisti a cadenze ben precise e con personale in attesa a 0 chilometri e consentire ai mezzi di doversi fermare solo per il rifornimento di gasolio.

Stressante, non poco comunque, anche senza che qualche monoposto non superasse indenne una delle prime due gare a seguito di problemi meccanici o incidenti.

In una logica che era tale alla fine degli anni 80 il calendario “ideale” per le gare mitteleuropee dovrebbe essere il seguente: G.P. di Francia, a seguire, nella domenica successiva G.P. di Germania ad Hockenheim, quindi sempre a 7 giorni il G.P. d’Austria a Zeltweg ed infine il G.P. d’Ungheria a Budapest. Tutti trasferimenti che chiedono poco già di una mezza giornata di viaggio.