Pensare in questo momento un Adrian Newey al lavoro per progettare delle monoposto di F1 in una squadra differente dalla Red Bull può sembrare utopistico e fantasioso.
La conferma delle sue capacità la si è avuta quando il tecnico, come aveva chiesto nel rinnovo dell’attuale contratto in essere, si era dedicato solo part time allo sviluppo delle monoposto della F1 con una certa carenza di risultati, riaffiorati quando il suo interesse è tornato unidirezionale sulle competizioni.
Una cosa invece sembra essere certa: il tecnico inglese, perla del mercato da tanti anni, ha il contratto che è prossimo alla scadenza e sul suo rinnovo si pensa che vi siano molti interessi senza escludere quello della Ferrari.
Già in passato da Maranello avevano cercato un contatto concreto che non si era formalizzato in quanto Newey non è molto propenso a staccarsi dall’Inghilterra e la teoria di una terza antenna tecnologica della Ferrari oltre Manica, non sembra si possa cavalcare viste le precedenti esperienze, costose e poco edificanti.
Il nuovo concetto di impostazione tecnica che Sergio Marchionne ha poi voluto dare al reparto corse è quello dell’accentramento a Maranello in un concetto di orizzontalità.
Quello che fa “insospettire” è il perseverante silenzio di questa settimana da parte del Presidente Marchionne sugli ultimi risultati positivi di F1.
Cosa strana a fronte di quello che è avvenuto, nell’anno, a fronte di altri risultati analoghi conseguiti.
Un Newey a Maranello potrebbe poi anche essere un vulcano di idee innovative per quanto riguarda i nuovi concetti di vetture da impostare nel settore Gran Turismo.
Si va dal FUV alle vetture che dovranno essere le eredi della attuale generazione di prodotto, con una cooptazione di nuove motorizzazioni ibride o full Electric.