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Maranello il bicchiere è solo mezzo vuoto. Un motore è recuperabile ed uno da gettare per un problema nella parte alta della testata

I motoristi del reparto corse della Ferrari hanno lavorato a testa bassa per consentire di avere dei dati certi per quanto riguarda la risposta di loro competenza da presentare alla riunione di oggi per fare il punto sulla situazione e dare delle risposte ai dubbi esternati da Sebastian Vettel che le cose non le ha mandate a dire, le ha dette in prima persona, rincarando la dose a fronte di quello detto coram populo, main privato in Ferrari.

Partiamo dalla notizia “positiva”nonostante alla sua base vi sono altri 0 punti per il pilota finlandese dall’inizio stagione. Sembra assodato che la causa che ha creato il problema che ha costrettoRaikkonen al ritiro al 26° giro sia da imputarsi ad un cablaggio che si è allentato ed ha tolto corrente non solo ad un cilindro ma a tutta la mancata di 3 cilindri corrispondente.

L’abilità del pilota, nel rispondere immediatamente alle sollecitazioni dei box, spegnendo il motore all’istante, è stata provvidenziale per non avere degli effetti devastanti. il tutto comunque sarà verificato nelle prossime ore andando ad effettuare intrusioni endoscopiche non devastanti, prima di riportare il motore a banco prova, fargli effettuare almeno 1 centinaio di chilometri, durante quali controllare che tutti i suoi parametri “vitali” siano previsti per quella che sarà l’effettiva percorrenza all’istante.

Saranno anche verificati i livelli di potenza ai vari regimi, quelli di coppia, consumi e efficenza nel raffreddamento.

i tecnici devono ora progettare e far realizzare il cablaggio in modo tale che lo stesso venga fissato senza la ben che minima ombra di dubbio perla continuità della sua efficenza.

O funziona o non funziona per evitare che un errore umano eventualmente indotto lo renda inefficiente..

Bicchiere solo mezzo vuoto ed il motore verrà rimontato in vettura per il Gran Premio di Monaco.

Bicchiere completamente vuoto invece per quanto riguarda il primo propulsore che ha ceduto dopo solo 3150 km. molto, troppo, lontano a quelle che avrebbero dovute essere le aspettative minime di durata il venerdì sempre sulla monoposto di Raikkonen.

Si è trattato di una rottura dirompente,cedimento di una valvola che ha pertanto coinvolto, in rapida successione il cielo del pistone e camera di compressione.

La cosa non è comunque assodata come causa ed effetto, anzi, i dati della telemetria sembrano far propendere per un qualcosa d’altro che sia all’origine della rottura della valvola,

L’analisi dei tecnici si sta concentrando sulla parte alta della testata ovvero sull’asse a cammes, per capire che non fosse andato giù di fase, e sul sistema del richiamo pneumatico delle valvole e la sua gestione elettronica.

Come si vede il caleidoscopio delle possibili cause innescanti è molto variabile e pertanto bisogna trovare una soluzione da trasferire sulle nuove testate che dovrebbero essere montate sui motori di seconda generazione a fronte dei tre utilizzabili in stagione. Tre motori che possono essere assolutamente differenti ed evoluti senza le limitazioni dei gettoni delle passate stagioni.