Nell’immagine: il tratto di via Emilia Est dove sono stati spesi mezzo milione di Euro per realizzare una pista ciclabile che ha ridotto la larghezza della sede stradale in uno dei punti cruciali del traffico in città. Come vedete l’uso da parte di molti ciclisti è disatteso, ed impunito.
I ciclisti sono gli intoccabili nel contesto del traffico.
I dati relativi ai controlli effettuati dalla Polizia Municipale in una apposita campagna non sono mai stati resi pubblici come invece è avvenuto, giustamente, per altre iniziative relative alla sicurezza stradale.
Usano mezzi, le biciclette, che di norma non corrispondono a quelle che sono le regole imposte dal codice della strada (Mountain bike in particolare), in particolare per quanto concerne gli apparati di illuminazione.
Quando poi ci sono non vengono utilizzati nella stragrande maggioranza dei casi, anche da parte di coloro che hanno le biciclette con pedalata assistita dotate di batteria, quindi per illuminare non richiedono maggiore sforzofisico sui pedali.
Per proseguire, spesso e volentieri non utilizzano le piste ciclabili che sono state realizzate e costate centinaia di migliaia di euro alle tasche dei contribuenti.
Circolano sulla strada mettendo a rischio la loro incolumità, specialmente alla notte quando ed anche quella degli automobilisti, almeno quella psicologica in caso di investimento.
Per loro sensi unici non esistono e viaggiano contromano
utilizzando anche il telefonino
Quello che non interessa a chi dovrebbe avere a cuore almeno il controllo della Sicurezza Stradale, è questo: lo stesso cittadino, quando è pedone e ciclista è intoccabile, nel momento in cui sale sulla propria auto diventa un possibile “criminale” da perseguire a tutti i livelli, spesso solo per fare cassa a fronte dei bilanci locali e senza il riutilizzo delle cifre percepite per incrementare la sicurezza sulle strade.