A Baku si inizia a “correre” dopo le 16 e quindi la temperatura dell’asfalto si abbassa rapidamente con il tramonto del sole. Parallelamente si verifica una coincidenza: le sessioni di prove libere si svolgono orari differenti a fronte di quella in cui si corre la gara.
Il circuito di Baku è uno di quelli che si possono definire” cittadino”, in ragione di ciò le monoposto transitano in mezzo agli edifici, con parecchie zone in ombra che, alternandosi a zone soleggiate, rendono ancora più variabile il livello di temperatura dell’ asfalto.
Sul lungo mare le monoposto se la vedono con 2000 metri di rettilineo che mettono alla festa sia i motori, e favoriscono il raffreddamento delle gomme con una conseguente riduzione della temperatura del battistrada che potrebbe causare qualche problema alla successiva frenata che è tra le più importanti
Nel 2017, la strategia è stata influenzata dall’ingresso della safety car e da una bandiera rossa, non vi è da meravigliarsi visto che in alcuni punti i contatti tra monoposto siano quasi un obbligo.
Una delle difficoltà più pressanti è quella di riuscire a scaldare in modo equilibrato la temperatura delle 4 gomme. difficoltà dettata anche dalla diminuzione della temperatura ambiente
Una cosa da non sottovalutare è che Ferrari, Mercedes e Red Bull hanno scelto quantitativi diversi di set disponibili per mescola, con strategie che si preannunciano molto diverse anche all’interno delle squadre Ferrari e Mercedes.