Entrambi i piloti della Ferrari in prima fila, tampinati da Veltteri Bottas che si presenta come elemento di disturbo da temere all’atto della partenza.
Sebastian Vettel davanti a Kimi Raikkonen in un fine settimana che è stato un crescendo che ha costretto le Mercedes con Valtteri BOttas e Lewis Hamilton ad inseguire comunque, penalizzazione a parte per il campione del mondo.
Situazione questa che ha avuto un gran peso psicologico su come Hamilton ha condotto tutto il lavoro dei due giorni.
Sembra essere mancata la sintonia di intenti con i suoi tecnici.
Se da una parte avere le due Ferrari in prima fila, staccate tra di loro di 8 metri è un ottimo approccio per la gara, bisogna prestare molta attenzione alla presenza, 16 metri alle spalle di Vettel ed 8 da quelle di Raikkonen di Valtteri Bottas che è il cardine della strategia in casa Mercedes.
Per fortuna che in zona non si trova Verstappen, altrimenti i brutti ricordi del G.P. di Singapore si rafforzerebbero nella mente con una certa apprensione.
Non è che la situazione sia delle più tranquille perché il pilota finlandese della Mercedes ha un compito ben preciso: scattare come un fulmine, dalla casella di partenza, portarsi in testa davanti ad entrambe le Ferrari e poi fare da “tampone” al ritmo ddi gara.
Strategia che deve consentire ad Hamilton di ricongiunsi a questo pacchetto di testa ben sapendo che c’è in zona un Ricciardo che non vorrà essere da meno e sarà difficile da superare senza dover andare a sfruttare al massimo il motore.
Da non dimenticare poi la sorpresa Toro Rossa che con il motore Honda è in zona e di certo difenderà la posizione.
In casa Ferrari è d’obbligo avere una strategia ben precisa: scatto di Vettel e copertura di Raikkonen a stringere che, se tutto procede come nella norma, non deve aspirare ad andare in testa in un confronto diretto con il proprio compagno dopo quello che è stato da lui considerato con amarezza il risultato delle qualifiche.
Stando alle dichiarazioni di entrambi i piloti, gli stessi non hanno certo delle giustificazioni, in caso non siano nelle prime due posizioni, alla prima curva, visto che hanno decantato un ottimo livello prestazionale delle monoposto.
Non solo, ma hanno lasciato intendere che c’è ancora un qualcosa da estrapolare.
In Ferrari devono anche sfruttare quello che sembra essere, al momento, un vantaggio nell’utilizzo dei pneumatici con battistrada più morbido che in Mercedes stanno dando dei problemi nel tempo con il passare dei giri a ritmo sostenuto.
La squadra anglo tedesca, Hamilton in particolare, si auspica l’ingresso in pista di una Safety Car in metallo e carbonio, non quella virtuale di Melbourne, per azzerare il divario iniziale.
Non pensiamo però che la strategia sia quella di provocare l’ingresso della Safety Car come quella messa in atto alcuni anni or sono e che creò un putiferio tale in F1 da portare la esclusione dallastassa di piloti, Team Manager e responsabili tecnici di una nota squadra inglese.