Maranello: Alla Ges della Ferrari vige il riserbo più ristretto e non si esclude da ciò il perché ed il percome dell’incidente in cui è incorso Vettel durante lo sviluppo delle nuove tipologie di battistrada per le gomme da pioggia da utilizzare nel prossimo campionato. A Maranello circolano voci a 360° che escludono solo una cosa: la responsabilità da parte del pilota. Vettel non ha assolutamente gradito la situazione, sia per lo spavento, che comunque fa seguito ad un incidente, sia per i lievi danni, contusioni, riportati, con la necessità di riposo, e per finire la mancata conclusione del programma tecnico impostato. Da ricordare che il tratto di pista, dove la F1 “Mule” si è schiantata contro la barriera di destra, che è stato necessario sostituire, è uno dei più insidiosi di Fiorano. Si tratta di un tratto in discesa, decisa, con asfalto in contro pendenza, subito dopo una curva cieca a destra, dove si arriva in frenata con la monoposto alleggerita dal dosso, in uscita dal ponte. come si vede dall’immagine. Il fatto che la monoposto abbia sbattuto a destra e non sia uscita sulla sinistra dove esiste una ampia via di fuga, pone qualche dubbio sulle cause. Scarso drenaggio della gomma, in appoggio a sinistra, troppa acqua sull’asfalto, coinvolgimento del fondo piatto e relative bandelle laterali e movimento anomalo della sospensione potrebbero aver innescato l’acqua planing. Non è ancora stato definito se il programma di lavoro a Fiorano sarà recuperabile, per concessione della Fia, prima di quello analogo, con lo stesso materiale, previsto con Mercedes e Red Bull.
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