Quello che vedete in immagine è un rattoppo eseguito su una strada secondaria, a fronte dell’intensità del traffico che la interessa (traffico dei soli residenti), utilizzando dell’asfalto a freddo e pressato solo con i colpi del badile.
Dopo circa un mese ha già cominciato a sgretolarsi. La soluzione a caldo, utilizzata per le strade principali e per le tangenziali, se pressato con un vibratore, è di certo migliore. Resiste più a lungo ma per essere veramente efficiente e duraturo il rattoppo non deve essere effettuato in economia, come avviene nella realtà.
Deve essere realizzato completando lo stesso con alcuni altri interventi di preparazione che hanno un “inconveniente”: un costo maggiore e richiedono tempi leggermente più lunghi nella esecuzione materiale.
Prima di posizionare l’asfalto a caldo bisogna intervenire sulla buca stessa per renderla più “ricettiva” e collante nei confronti del trapianto di asfalto a caldo, per ridurre le possibilità di ” rigetto”, in particolare se il rattoppo interessa un settore della viabilità interessato al traffico commerciale-pesante.
Prima di posizionare l’asfalto, la buca deve essere ripulita dallo sporco con un getto dell’aria con lo scopo di eliminare anche i residui di umidità o intervenendo con una fiamma simile a quella con cui viene riscaldato e posizionato il catrame per impermeabilizzare i tetti.
Oltre ad asciugare effettivamente la base, il riscaldamento favorisce la coesione e l’ adesione dei materiali.
Ultima cosa se cui bisognerebbe intervenire per prevenire questi danni da pioggia, sarebbe il drenaggio dell’asfalto stesso creando dei piccoli scarichi nella banchina laterale erbosa che solitamente è rialzata a fronte dell’asfalto stesso.
Una volta la realizzazione di questi “scarichi” era effettuata dagli stradini delle case cantoniere che presidiavano periodicamente il tratto di strada di loro competenza, specialmente durante le precipitazioni. Lavoro ingrato.
Eliminare la permanenza dell’acqua ha un altro ed importante fattore di sicurezza. si riduce al massimo il pericolo dell’aquaplaning per la presenza di grossi ristagni d’acqua nella parte destra della sede stradale.