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FERRARI F1

F1: Montmelo Spagna ancora 48 ore di pioggia poi arriverà il sole per tutti e 4 i giorni di lavoro in pista

Ci sono ancora 48 ore di pioggia che andranno a caratterizzate le condizioni meteo sul circuito catalano dove, da martedì tutte le F1 rientreranno in pista per la fase conclusiva della messa a punto necessaria per iniziare la stagione agonistica di fine mese in Australia.

DA martedì, invece, le previsioni meteo di oggi prevedono il sole con temperature  massime fluttuanti tra i 16 ed i 20 gradi ed importante: asfalto asciutto, ovvero l’opportunità di saggiare come sia possibile utilizzare le nuove tipologie di battistrada che saranno in dotazione delle squadre di gara in gara.

Domani mattina arrivano in Spagna le ultime novità tecniche necessarie per individuare come continuare a lavorare e vedere come sarà possibile percorrere quanti più chilometri possibili per avere la conferma dell’affidabilità sulle power unit ed il pacco degli apparati elettrici e nello stesso tempo individuare il migliori livelli di raffreddamento e carico aerodinamico dovuto alla scocca.

In Ferrari oltre alla disponibilità di entrambi i piloti, ai box vi dovrebbero essere, come la scorsa settimana, i vertici tecnici del progetto 669 per individuare come e dove iniziare a dare corso allo sviluppo della SF71H. Per Binotto, Resta e Cardile ci sarà anche l’opportunità di dare una sbirciatina a cosa hanno preparato gli avversari.

I tecnici della Ferrari ed i piloti devono poi, ed anche, prendere confidenza con il passo allungato, a fronte della passata stagione. Si parla di 6 cm equamente suddivisi tra assale anteriore e quello posteriore. La scelta di ottenere questo nuovo parametro tecnico, andando ad intervenire per buona parte sul posizionamento dell’inclinazione dei triangoli delle sospensioni, spostati in avanti sull’anteriore e spostati indietro nel posteriore, ha consentito di risparmiare sul peso complessivo non essendo necessario dover aggiungere allungamenti particolari con distanziali e lunghezza della carrozzeria.

Una soluzione che, con una semplice revisione di come sono progettati i triangoli e fermi restando i loro punti d’attacco alla scocca, consente di poter fare qualche passo indietro, rapido e quasi indolore.

L’obiettivo, prestazioni in assoluto a parte, è quello di capire lo standard di prestazione nel corso delle simulazioni gara e dovrebbero poter essere un paio per ogni giornata di lavoro. Ciò consentirebbe di avere dei dati, sull’affidabilità in pista, analoghi a quelli già trovati al banco prova, anche in funzioni di temperature più alte.