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INSICUREZZA STRADALE

Due pedoni “incoscienti”camminano al buio sulla strada. Come se questo non bastasse sono anche affiancati

Tabina: Come si potrebbero definire i due pedoni che sabato pomeriggio tardi, già al buio, camminavano sotto la pioggia, per giunta affiancati, nella parte destra della carreggiata sulla strada comunale che da Casinalbo conduce a Tabina in un tratto privo di illuminazione? Come minimo incoscienti o se si volesse forzare    “Aspiranti suicidi”. Sono le prime due considerazioni  che vengono alla mente. Una situazione molto critica che non è diventata tale solo perché dall’altra parte della carreggiata, in senso contrario, non veniva nessuno ed è stato possibile nel rallentare andare a superare la linea bianca della mezzeria. Fortuna ha voluto  che non arrivasse uno dei numerosi Tir che percorrono questa strada, che peraltro ha una sede abbastanza ristretta, provenienti da uno stabilimento di Magreta. Nel caso, sia pure nel rispetto di tutte le regole della strada, dalla velocità adeguata alle condizioni meteo, evitare di investirli sarebbe stato quasi impossibile, con tutte quelle che poi sarebbero state le conseguenze del caso per loro ma anche per il malcapitato automobilista. Proprio per ridurre queste eventualità, nei paesi scandinavi è fatto l’obbligo, ai pedoni, di munirsi di apparati luminosi atti ad identificarli o almeno di catarifrangenti da posizionare nella parte bassa dei pantaloni. Quando tale normativa verrà recepita anche in Italia visto che è in elaborazione una ulteriore stesura del codice della strada .