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SF71H figlia di cotanta madre. 64a monoposto nella storia del Cavallino Rampante

In 71 anni dall’inizio della propria attività di costruttore, per le vetture da competizione, prima e di quelle stradali poi di cui si è avuta concretezza con la presentazione della 488pista, la Ferrari ha “sfornato” 64 monoposto. Sì, la 64a è quella presentata oggi a Maranello e siglata SF71H chiarendo che il DNA di base è quello legato al modello della passata stagione di cui si sono voluti incrementare i pregi, esasperarli e diminuire i punti di carenza prestazionale.

I tecnici hanno sfruttato al massimo la “quasi” stabilità tecnica regolamentare data 2017 con l’ingresso dei nuovi pneumatici di grosse dimensioni, in funzione dell’incremento prestazionale. La nuova SF71H è la sintesi di come i tecnici capitanati da Mattia Binotti  psi sono impegnati per sfruttare l’esperienza acquisita nel campionato scorso. Una delle caratteristiche di base è il nuovo interasse, il passo, che ha consentito di riposizionare una migliore distribuzione dei pesi, e rendere più proficui certi concetti di aerodinamica applicata al corpo della vettura, in funzione di un maggiore carico ottenibile, rivedendo sia gli ingombri laterali che il sistema degli apparati di  raffreddamento, per dimensione peso e posizione, compresi certi altri accessori. Le sospensioni si possono definire “tradizionali” per il concetto delle F1 attuali.

Sono stati mantenuti i collaudati schemi che vedono l’utilizzazione del puntone (push-rod) sull’asse anteriore e il tirante (pull-rod) su quello posteriore. Tutto è comunque molto differente rispetto a quanto presente nella scorsa stagione anche per alcuni “tardivi”  interventi restrittivi da parte della FIA.

A livello estetico spicca la “bruttezza” rappresentata dall’Halo, ma la sua funzione non è estetica ma pratica: deve aumentare  la protezione della parte alta e più scoperta abitacolo per proteggere ulteriormente la testa del pilota dall’intrusione con corpi estranei.

Il suo peso (casi parla di un peso proprio di 7 Kg, cui aggiungere quelle che sono le istallazioni necessarie nella scocca) è stato al centro di un confronti tra i costruttori e il potere sportivo che ha compensato solo in parte il tutto con un incremento del peso minimo della monoposto da 728 e 733 kg.

E’ ovvio che la Ferrari non abbia pubblicizzato i limiti minimi di potenza erogati dai motori che devono percorrere tutti i chilometri necessari per sviluppare 7 gare utilizzando un solo motore: se dai 3 permessi si dovesse sforare scattano le penalizzazioni sullo schieramento di partenza.

Sembra che affidabilità e prestazioni non preoccupino tecnici e piloti della ferrari. La verifica è quella che è attesa a partire da lunedì 26 alla prima giornata di prove ufficiali comuni.

La Ferrari, prima di quella data ha però previsto di far effettuare una sessione di prova per 100km. complessivi a Vette e Raikkonen nella giornata di domenica per una presa di contatto reale in pista e non solo stati all’interno del reparto corse : dopo la prima sessione di lavoro che proseguirà sino al primo di marzo, una pausa di riflessione e revisione monoposto sino alla mattinata del 6 marzo per il secondo appuntamento con la pista sino al giorno 9.

In questa seconda sessione dovrebbero vedersi le prime novità da utilizzare per l’inizio della stagione e dare i suggerimenti per lo sviluppo del primo step da montare a partire dal rientro in Europa.