Toto Wolff oltre ad avere l’obiettivo di continuare a vincere titoli iridati in F1 alle spalle ed a danno della Ferrari, la cui presenza ed eventuale competitività impreziosiscono il valore dei successi tedeschi, ha una visione a 360° di come gestire il testa a testa con il Cavallino Rampante per il presente e per il futuro.
L’ultimo, ma non sarà l’ultimo, dei colpi inferti è quello relativo alla creazione di un vivaio di giovani talenti da indirizzare ad una carriere di “eredi” di Lewis Hamilton e provenienti dl kart, proprio come è avvenuto a suo tempo con Hamilton, in Mc Laren.
Un programma a lunga scadenza per far si che la Mercedes non si trovi impreparata nel momento in cui la sua punta di diamante decidesse di smettere di correre in F.1, fermo restando quello che potrebbe fare l’altro pilota Valtteri Bottas.
Una certezza, strana, in quanto è altrettanto strano che nella sua vita di pilota, da parte di Hamilton, non vi sia il desiderio, prima o poi, di correre per la Ferrari, di cui è cliente per le più prestigiose Gran Turismo prodotte a Maranello, come si è notato sempre in tempi anche meno recenti da parte dei suoi colleghi.
Nel caso concludere la carriera in Ferrari.
Toto Wolff ha messo sotto contratto un giovanissimo pilota italiano di mini Kart, 11 anni bolognese, figlio d’arte visto che il padre oltre ad aver corso è un manager di scuderia che ha un ampio range di presenze in vari campionati con vetture a ruote coperte, che già nella prima gara di questa stagione 2018 ha occupato il gradino più alto del podio.
Una manovra molto abile e “veloce” dopo che lo stesso pilota ha cambiato squadra uscendo dal Team Tony Kart, legata da un accordo con la Ferrari per essere un crogiolo di talenti in erba, sembra per alcuni malintesi o forse proprio per poter rispondere alla chiamata della stella a tre punte.