Quando i pedoni usano delle strade extra urbane per i loro spostamenti dovrebbero attenersi alle modalità di circolazione pedonale, indossando giubbino catarinfrangente e circolando in senso contrario a quello delle auto. Parallelamente gli automobilisti hanno il dovere di adottare comportamenti corretti laddove la situazione stradale, ma anche di traffico, non consenta adeguata visibilità, a tutela del diritto dei pedoni a transitare su strada, come pure i pedoni. Oggi i mezzi tecnologici ed anche abbastanza economici, sotto i 10 euro, sussistono e possono salvaguardare una vita. Non si deve escludere infatti che anche un automobilista nel tentativo di evitare un investimento possa subire delle conseguenze piuttosto gravi anche solo dal punto di vista economico
“Nei confronti di questi ultimi (pedoni ndr), comunque, intensificheremo le campagne informative già svolte dalla Polizia municipale sulle accortezze da avere” ha confermato l’assessore alla Mobilità Gabriele Giacobazzi per rispondere ad una interpellanza presentata e relativa ad un incidente del 6 dicembre in località Villanova.
Così come in località Villanova, diverse frazioni sono collegate a Modena attraverso una viabilità storica, anche di fine 800, che presenta dimensioni insufficienti per le necessità di capienza del traffico attuale. Spesso inoltre le strade sono delimitate da un sistema di fossi di scolo che oltre a limitare la grandezza della sede stradale utile, hanno spesso delle rive franose, non sono mantenuti come necessario, hanno la facilità a non raccogliere l’acqua di scolo dalla sede stradale e sono propensi all’esondazione.
Per creare lo spazio necessario per un attività ciclo pedonale, sarebbe necessario “tombare” questi fossi di scolo o creare uno spazio, ancora più sicuro, realizzando un’apposito percorso riservato, oltre i fossi, come spesso si vede in Olanda.
L’assessore Giacobazzi – ha poi espresso un giudizio tecnico che lascia perplessi sulle conseguenze che si possono avere a seguito della tombatura di questi scoli.
“Può infatti significare sottoporsi a rischi e comunque vuol dire cambiare la struttura del nostro territorio. Non abbiamo quindi in previsione la realizzazione di un pedonale su via di Villanova, perché comporterebbe appunto la copertura del canale”.
Dichiarazione che desta molta perplessità in funzione di come si potrebbe realizzare la nuova struttura di “tombatura” . Certo che se si realizza una piccola sezione di passaggio, come quelle circolari presenti negli accessi privati, dove la portata del fosso viene ridotta a minimi termini, il problema non solo sussiste ma si amplifica. Se invece si realizza una struttura adeguata di forma rettangolare avente come dimensione minima la larghezza massima del fosso, i pericoli sono ridotti al minimo, in condizioni normali. Certo che la cosa richiede un investimento più consistente.
.