Alcuni nuovi inserimenti tecnici di sicurezza, come l’Halo, fanno si che le monoposto del prossimo anno avranno il loro peso minimo che si stima deva essere incrementato ben oltre i 10 kg. rispetto a quello dell’anno appena concluso. I tecnici hanno il loro bel da fare, nello sviluppo del nuovo progetto, in quanto ad un incremento del peso di base deve corrispondere la possibilità di incrementare il livello di sicurezza delle scocche a fronte della dissipazione d’energia nelle prove di crash che sono obbligatorie da superare già prima dell’inizio dei test di sviluppo.
Altro problema che si va ad inserire è legato a quello che potrà essere il peso minimo del propulsore se rimane in essere la limitazione nella utilizzazione delle nuove power unit in grado di percorrere almeno 7000 km. prima di essere sostituite senza incorrere in penalizzazioni.
I motori, di cui si deve ricordare la funzione portante, dovranno mantenere, se non incrementare, la potenza estrapolata nella fase finale della stagione con i nuovi limiti di consumo di olio motore per cui il tutto avrà un limite minimo di irrigidimento del basamento. Riuscire a limitare l’incremento del peso richiede o una nuova strutturazione per suddividere gli sforzi interni ed esterni o aggiungere del materiale d’irrigidimento secondo delle direttive che richiedono incroci ben precisi delle nuove fibre da applicare esternamente.
Questi incrementi di peso sono in contrasto con l’idea di base con cui i progettisti iniziano a trarre i punti cardinali su cui ampliare il resto del progetto. Da sempre il loro obiettivo è stato quello di poter avere ampia disponibilità di zavorre da posizionare a bilanciamento puntuale della monoposto che staticamente varia di tracciato in tracciato.
Minore è questa disponibilità e gli ingegneri di pista avranno qualche problema di più nel lavorare nei tempi ristretti delle prove del venerdì, in particolare, sia pure con il sussidio dei simulatori.