Enrico Cardile e David Sanchez che sono i due attuali responsabili, presso la galleria del vento della Ferrari, dello sviluppo della SF70H hanno proposto l’utilizzo di un profilo estrattore in grado di aumentare il carico sul posteriore. Una sorta di passo indietro a fronte dell’ultimo sviluppo in tal senso che era stato finalizzato per ottenere una minore resistenza all’avanzamento nei tracciati con maggiori e più lunghe nello spaio, velocità di punta. Per questo tracciato, invece, è necessario avere una maggiore trazione, in uscita dalle curve, che ne sono la parte determinante.
Parallelamente, non fidandosi delle previsioni del meteo che sembrano valutare delle temperature aria non troppo elevate, hanno proposto una versione degli sfoghi dell’aria, nella parte alta della carrozzeria, più ampia in modo da garantire un maggiore passaggio della stessa attraverso i radiatori.
Vogliono essere tranquilli, ammesso che non sia stata una richiesta specifica dei motoristi, di avere l’affidabilità necessaria per garantire il secondo posto nella classifica iridata piloti a Sebastian Vettel . Hanno tenuto molto in considerazione un grado d’umidità più elevato essendo il tracciato sul mare. Questa necessità di essere tranquilli, sulla percentuale di raffreddamento garantita, può essere legata all’utilizzo dei motori di nuova generazione che hanno una ridotta, dimezzata, quantità di olio da poter bruciare per ognuno dei 100km.di gara percorsi.
La Mercedes invece, con una mossa da veri marpioni Spa, ha invece mantenuto il valore di consumo dell’inizio stagione avendo omologato l’ultimo motore disponibile, in stagione, prima dell’entrata in vigore dei nuovi limiti a partire dal G.P. d’Italia.
Tutti i discorsi di questo fine settimana, sono poi finalizzati alla volontà di raccogliere dati da rielaborare in funzione del nuovo progetto che sta avanzando speditamente. Questo anche se a livello politico vi sono molte rimostranze su quelle che possono essere le modifiche da imporre a scadenza immediata ed in più lunghe tempistiche.