La prima nevicata della giornata di ieri ha gettato nello scompiglio la viabilità non solo in montagna, dove le precipitazioni si sono manifestate in modo copioso, ma anche in pianura. In questo scenario da “inferno bianco” si sono confrontate due “controparti” tra di loro armate: gli automobilisti ed in gestori delle strade, cui spetta la manutenzione, ordinaria e straordinaria, ovvero consentirne la transitabilità sia pure con la massima cautela da parte dell’utenza. Per prima cosa è dato per scontato che appariranno cartelli con i nuovi limiti di velocità ridotti per salvaguardare il fianco da eventuali denunce
Un utenza che si deve però presentare preparata e “professionale” con tutto quanto è necessario per utilizzare la propria macchina nelle assolute condizioni di sicurezza per se e per gli altri, onde evitare spiacevoli e costose esperienze.quando la stessa si trova sulla pubblica strada. Ogni metro di solito si trova in condizioni differenti per le opportunità di trazione, direzionalità e frenata.
Fermo restando l’obbligatorietà di montare le gomme invernali o termiche su tutte le quattro ruote, è molto opportuno munirsi di catene. Per le gomme, il voler risparmiare a tutti i costi può risultare deleterio e pericoloso. Sia nel settore delle gomme sia in quello delle catene, il caleidoscopio delle opportunità relative alle spese è molto ampio. E’ consigliato, con una incremento di spesa decisamente contenuto, il montaggio delle 4 gomme che abbiano lo stesso coefficiente di omologazione per la velocità massima in modo da poter utilizzare le stesse gomme anche oltre le scadenze di legge.
Per tutto il resto ci siamo affidati ai suggerimenti di un esperto in materia, con oltre 45 anni d’esperienza nel settore e con due figli che ne seguono passa a passo le orme. Per i consigli, concreti puntuali e legati psicologicamente alle necessità dei singolo basta presentarsi in Via Emilia Est in un palazzetto del 1865. Lui allora non c’era ancora ma c’erano solo le carrozze, le antenate delle automobili.
Il prodotto di base, quello delle catene da 60-70 € alla coppia, è molto funzionale per rispondere all’obbligo di legge che prevede di averle a bordo, specialmente sulle strade montane. Alcuni chiarimenti funzionali ci sono venuti da Renzo, oltre 45 anni di esperienza del settore.
“Ora quasi i costruttori di catene hanno un occhio di riguardo a favore degli automobilisti “generalisti” ovvero quelli che hanno minore dimestichezza con il loro mezzo. Le catene sono facili da montare, con manuali sufficientemente esaustivi in cui appare il consiglio di fare dell’ “apprendistato” quando ancora il clima è favorevole, capire come si agisce in modo che, al momento dell’effettivo utilizzo, nonostante le condizioni avverse si riesca a superare l’impasse.”
Chi vuole qualcosa di più “professionale” ha solo l’imbarazzo della scelta per qualità e prezzo. Molta attenzione la si deve prestare anche allo spessore delle maglie nelle catene. Non sono poche, tra le macchine più moderne che hanno delle necessità specifiche. In questo caso la cifra necessaria per l’acquisto si aggira attorno ai 160€.
“Poi se si vuole andare su qualcosa di molto professionale si possono facilmente superare i 450€ . Queste catene sono della Trak e sono quelle da adottare per quelle vetture in cui il montante all’ammortizzatore è molto vicino al fianco del battistrada e non vi si riesce a far passare nulla”
Parlato dell’attenzione per cercare di avere la massima aderenza possibile a terra, bisogna prestare altrettanta cura per avere una guida in sicurezza. I vetri devono tutti essere assolutamente puliti e liberi.Per ottenere ciò ci si deve dotare di apposite palette in grado di asportare la neve accumulata e toglierla completamente per evitare un inutile e deleterio affaticamento del tergivetroe delle sue spazzole. Lo strumento più professionale e completo è stato realizzato dalla Michelin, costa qualcosa in più ma è indispensabile per chi possiede un Suv avendo anche un manico estensibile.
Per ottenere la pulizia completa dei vetri, con temperature rigide ma sin assenza di neve, è necessario munirsi di uno spray che scioglie la lastra di ghiaccio e parallelamente mettere dell’antigelo nel serbatoio del liquido lavavetri.
Su una cosa Renzo è “carente”
“E’ la prima volta che mi è capitata una richiesta di un accessorio del genere e non ne ho mai sentito l’esistenza nei cataloghi degli accessori.”
Lo si può giustificare, quello di cui vi accenno è stato comperato negli Usa anni 2000. Si tratta di una piccola resistenza elettrica che si scalda cortocircuitando una pila. La si infila nel tassello ghiacciato della portiera per sbloccarla e poter accedere quindi all’interno e partire.
foto sotto la catena Trak