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Cinquina di bandiere Ferrari sulla portineria della GES a Maranello

Maranello: Un tempo da record anche quello con cui è stata issata la quinta bandiera gialla, con Cavallino Rampante nero, sulla portineria della Gestione della Ferrari in V.Le Enzo Ferrari al civico 27. La nuova bandiera è appena subito dopo lo sventolare della bandiera  a scacchi mentrebVettel ha tagliato il traguardo, in una gara che lo ha visto dominatore e ragioniere nello stesso tempo. Ha impostato la sua gara regolando con molta attenzione e parsimonia quelle che sono state le velleità del suo avversario diretto Valtteri Bottas.  Un “alza bandiera” mancante ed atteso dal G.p. d’Ungheria. 8 gare in cui è successo di rutto e di più. Su cui ci sarebbe da scrivere un libro.

Episodi che si spera abbiano fatto scuola in Ferrari tutti i livelli ed abbiano consentito di fare tesoro di quella marea di punti persi nei confronti di Hamilton che non è mai stato, ieri, della partita ma ha dimostrato che la sua W08 e lui stesso si sono meritati il mondiale. Ora Sebastian Vettel può “rincorrere” l’ultima gara della stagione con la dovuta serenità, quella che gli è mancata in alcune occasioni, quando i piloti Ferrari si sono fatti del male da soli cadendo in una “trappola” finemente preparata da Verstappen.

La certezza matematica del secondo posto, nel mondiale piloti, per il pilota tedesco, non esiste ancora; gli mancano 4 punti in caso di vittoria da parte di Bottas  che ha la certezza o quasi di potersi vedere servito questo risultato, su un vassoio d’argento, se verrà a trovarsi alle spalle di un Hamilton in testa alla corsa. Nel caso a Vettel potrebbero comunque bastare un bella rosa di risultati. Non è però questo il risultato di fine stagione che Hamilton da una parte e Vettel dall’altra si aspettano. Il primo vuole dimostrare “urbi et orbi” che è lui ad avere vinto il mondiale e vuole “umiliare” la Ferrari, il secondo che sono stati solo i fattori esterni che  lo hanno costretto ad inseguire vanamente quel titolo che gli manca da tempo.

La cosa più importante per l’ultima gara della stagione, è garantirsi un livello di affidabilità assoluto da una parte e dall’altra mettere in pista delle “simulazioni” del progetto 669 per sapere, per filo e per segno, quale è lo spread tra finzione, galleria del vento, banchi prova motore e simulatore di guida, e realtà, ovvero come la SF70H si comporta in pista e come tutto sia perfettamente affidabile, sia per progetto, costruzione ma anche e non escluso montaggio.

Dire che la 6a bandiere sulla nuova portineria Gestione, risultato che mancava da parecchio, troppo, tempo per un marchio come quello della Ferrari,  sarebbe  una gran carica morale per gli sforzi fatti nel più recente passato e per quello che sarà il lavoro da sviluppare in questi prossimi mesi in cui bisogna mettere in campo nuove tecnologie di progetto e realizzazione dei componenti. In particolare per quanto riguarda il motore, gli annessi e connessi, chiamati ad avere un livello d’affidabilità veramente spinto agli estremi livelli. 7.000 km. di affidabilità per ogni motore,  bel colpo di mano con una spinta agli aumenti dei costi per la F1, tenendo conti di tutto il lavoro che già si sta sviluppando ai banchi prove motore che, nonostante l’incremento dell’ insonorizzazione lasciano  trapelare “informazioni” sonore sull’intensità degli impegni previsti.