Maranello: Mentre si sta completando lo sviluppo della prima scocca da cui far nascere la nuova monoposto Ferrari, lavorando sulla base del progetto 668, un gruppo di ingegneri della GES sta guardando al futuro più prossimo per realizzare una scocca in modo innovativo e con metodi di lavoro completamente differenti da quelli attuali. Sino ad ora in Ferrari per realizzare le scocche e tutte le parti in fibra sintetica che compongono una F1, si sovrappongono vari strati di tessuti, che hanno una ben precisa inclinazione, tra trama ed ordito, e vengono fatti aderire ad uno stampo, cotti in autoclave e quindi assemblati tra di loro. Nell’ultima generazione di scocche uno di questi “tessuti” è il grafene che ha caratteristiche essenziali di rigidità e leggerezza molto elevate, in quanto nasce sfruttando le nano tecnologie e di anno in anno ne nascono delle evoluzioni sempre più sofisticate. A frenarne l’utilizzo commerciale ad ampio spettro è, proprio per ora, la sua struttura che è solo bidimensionale ed il costo necessario per ogni chilo prodotto: 35.000 euro. Grazie alle nuove opportunità espresse dalle stampanti tridimensionali e grazie ad una sua nuova forma “fisica”, il grafene potrebbe diventare la base con cui realizzare le nuove scocche della Ferrari. Scocche stampate in corpo unico, quindi in grado di esprimere maggiore rigidità, minore flessione maggiore leggerezza ed un livello di sicurezza alle prove di crash superiore a quello odierno.
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