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Fatta la legge trovato l’inganno per superarla

Non appena è entrata in vigore una norma restrittiva, emanata e concordata dalla FIA con le squadre, per quanto riguarda quelle che sono le opportunità di percorrenza annua, al volante di monoposto di F.1, da parte dei piloti che hanno esperienza diretta in F.1 e che sono anche iscritti al campionato mondiale stesso, ecco che in Inghilterra, centro nevralgico di tutte le interpretazioni delle zone grigie in un regolamento o norma, hanno trovato come superare l’impasse.

La Fia ha, almeno 4 differenti categorie di classificazione delle monoposto. Quelle che sono iscritte al campionato in corso nell’anno, con le maggiori restrizioni di presenze in pista oltre quanto predisposto dalla Fia in sessioni comuni, le Mule car che sono quelle, come può avvenire in questa stagione, che hanno delle modifiche sostanziose con la finalità di simulare le evoluzioni rivoluzionarie per gli anni a seguire al fine di procedere allo sviluppo dei nuovi pneumatici.

A seguire vi sono quelle monoposto che sono classificate TPC, monoposto con almeno 2 anni di anzianità rispetto l’anno in corso, con la nuova norma che ne impedisce l’utilizzo oltre le 4 giornate annue, dove per giornata si intende anche la semplice accensione motore senza che vi sia l’opportunità di effettuare una trance di quei 1000 Km. di percorrenza massima concessa nell’arco dell’anno, che è l’altra limitazione che le caratterizza e sempre relativa ad un pilota iscritto al campionato o con una certa esperienza diretta in gara.

Da queste restrizioni, che salgono comunque ad un massimo di 20 giorni di test in pista, sono esclusi i piloti che vengono svezzati dalle singole accademie. Poi esiste un ultima categoria: le monoposto classificate THC che sono quelle che hanno un passato agonistico più anziano e che la FIA inquadra come “storiche”,

Con questa ultima categoria di monoposto i lavori in pista sono, per ora, liberi da restrizioni, conosciute al grande pubblico, e si può azzardare che abbiano il compito di mantenere quel contatto in essere con quanto avviene nella realtà della pista a fronte delle limitazioni espresse dal limitatore.

Chi poteva essere, se non un team inglese, ad aggirare i paletti della FIA ed utilizzare questa opportunità, monoposto THC senza restrizioni di sorta, se non un team inglese, nella fattispecie la Mercedes che è in pista a Jerez con il suo “pupillo” Kimi Antonelli per allenarlo fisicamente e psicologicamente.

Guarda caso chi si accoda: a quanto si vocifera, la Ferrari con Lewis Hamilton andando a lavorare, almeno per due giorni nel prossimo fine settimana al Mont Melò, tracciato di cui il neo acquisto in rosso ha le conoscenze adeguate per cui può lavorare in simbiosi con la squadra ed amalgamare sia in dare sia in avere i modus operandi comuni con il suo nuovo ingegnere di pista Adami, che eredita da Vettel e Sainz dopo aver ricevuto il rifiuto, del suo storico ingegnere d’oltre Manica, “Bono” di lasciare la Mercedes per seguirlo Maranello.