Categorie
FERRARI F1

Il progetto Ferrari 677 è omologato FIA

Prima “vittoria” dei tecnici del reparto corse della Ferrari che hanno conseguito l’omologazione di sicurezza secondo quanto previsto dalle norme FIA con l’adesivo da apporre all’interno della scocca delle monoposto da utilizzare in gara a partire dai test pre campionato.

Ora tutto può procedere in modo spedito verso il crono programma che prevede la presentazione ed il debutto in pista a Fiorano della monoposto per ora conosciuta con il numero 677 di progetto competizioni della Ferrari e che dovrebbe chiamarsi, per l’iscrizione al campionato di F.1 2025, SF-25, il 19 febbraio.

L’importanza di vedere ufficialmente confermato il lavoro effettuato all’interno della GES stessa, con il superamento delle simulazioni dei crash test previsti per l’omologazione FIA è quanto mai importante in quanto significa che tutte le basi del progetto hanno corrisposto a quelle che sono le necessità successive.

Può procedere la definizione dei particolari della nuova sospensione anteriore, quella delle parti aerodinamiche, sia di base sia dei possibili sviluppi successivi, visto che i coni anti intrusione laterali funzionano a dovere, nella loro attuale posizione, e consentono varie possibilità d’intervento per gli aerodinamici e per il posi<ionamento degli accesso di gestione della monoposto.

Al tutto si aggiunge anche l’omologazione dell’Halo e del roll bar con il completamento della monoposto procedendo verso la parte posteriore dove si trova il gruppo cambio trasmissione, in versione miniaturizzata a fronte di quanto sinora utilizzato.

Il risultato è quanto mai importante in quanto quello che è stato sottoposto ad omologazione presso il centro prove di Bollate, che è quello omologato FIA per l’ Italia, è completamente nuovo e non solo una evoluzione della specie a fronte di quanto facente parte del progetto 676, SF-24, come si poteva supporre in quanto quello che andrà ad iniziare viene considerato un anno di transizione, in quanto ultimo in cui la F.1 segue le direttive dell’effetto suolo, con i singoli settori già rivolti ad ipotizzare le basi della monoposto per il 2026,

Un impegno tecnico che si è reso possibile grazie all’inserimento delle nuove risorse umane che hanno anche indirizzato alla evoluzione delle nuove basi con cui far evoluire in progetto e la sperimentazione, con un sostanziale aggiornamento delle strutture di base, la più “appariscente” il nuovo tappeto mobile delle galleria del vento.

Aggiornamenti strutturali su cui lavorare e con cui “impratichirsi” per una stagione di gare, prima di andare a mettere mano sul progetto 678 su cui si completano le conoscenze su cui progettare a partire da questi giorni, dopo la definizione dei paletti entro cui effettuare lo “slalom” delle interpretazioni mentre su motori e carburanti si lavora già da tempo.