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Ma quanti padri ha l’arrivo di Hamilton in Ferrari?

Non si perde giornata in cui si sentono dichiarazioni più o meno esplicite relative a chi abbia a suo tempo portato avanti i contatti con Lewis Hamilton fino a convincerlo a firmare un contratto con la Ferrari e relativo annuncio immediato, a gennaio, quando invece la cosa avrebbe dovuto rimanere segreta sino all’inizio della seconda parte della stagione, dopo la pausa estiva, per ovvi motivi.

Trattandosi però di un personaggio di vertice ed il relativo contratto, il tutto ha dovuto essere portato a conoscenza degli organi di borsa dove il titolo Ferrari è presente con una posizione di vertice che ne porta il valore assoluto dei livello molto elevati, a fronte di una possibile specupalzione.

La cosa si era resa “indispensabile” anche, in quanto, la cosa, allora si diceva univocamente, fosse stata direttamente seguita e conclusa dallo stesso presidente della Ferrari John Elkann e non come avveniva in passato, a livello contrattuale, tramite le società svizzere facenti parte alle sigle GSA e delle sue derivate, all’uopo dedicate e che sono state o sono in fase di liquidazione.

A seguire, piano piano, è iniziata la proliferazione delle dichiarazioni, più o meno esplicite, sulla paternità di questo storico evento e la cosa è incrementata sino a quelle ultime fatte dal Team Principal che le farebbe risalire ai desiderata nell’ego del pilota che troverebbero le radici a 20 anni addietro.

Quanto sia basilare questo passaggio di testimone lo si intuisce anche all’interno all’entourage del penta campione che nel suo “programma” ha come obiettivo puntuale quelle di raggiungere, quanto prima, il suo ottavo titolo iridato che gli è sfuggito per quella beffarda situazione dell’ultimo sorpasso all’ultimo giro dell’ultima gara gara da parte di Verstappen che poi, sfruttando una monoposto superiore, gli si è sempre interposto con questo record anche per la mancata continuità del comparto tecnico della Mercedes con continui cambiamenti al vertice.

Per Hamilton, il suo entourage voleva organizzare un incontro con la stampa italiana, a metà gennaio, ma la cosa ha trovato l’interposizione della Ferrari che vuole gestire, in prima persona questo debutto.