Lando Norris ed Oscar Piastri hanno messo in chiaro, alla conclusione della Q3, quali sono le loro aspettative per sfruttare la direzionalità della loro monoposto per cui i tecnici hanno trovato una messa a punto tale che le loro percorrenze nelle curve sono il vero asso nella manica per onorare il ritorno al vertice del Campionato Mondiale Costruttori, dal 1998.
I due hanno avuto a che fare con un Verstappen che dopo aver ottenuto il tempo miglior si è visto “precipitare” in 5a posizione, anticipato anche da Hulkenberg che ha stupito per questa fase finale del campionato.
Stessa cosa si può dire di Gasly che ha confermato come per l’Alpine fosse solo un momento di chiarezza gestionale interna a fronte di una stagione molto tribolata che ha trovato la chiave si volta inFlvio Briatore.
Ma ritorniamo un attimo nelle prime file dove si nota come l’esodato Carlos Sainz ha mantenuto sino all’ultimo quelle che erano le sue aspettative di pilota della Ferrari che ha, per ora, salvato l’onore della scuderia di Maranello anche se la sua prestazione, per ora ed in funzione di quelle che potranno essere le strategie per la gara è il momento solo per continuare a tallonare la Mc Laren mentre il predestinato Leclerc ha ancora una volta toppato il giro cronometrato, track limit, per cui la penalizzazione, dovuta alla sostituzione di alcuni componenti che hanno manifestato scarsa affidabilità, lo porterà a dover partire dalle retrovie.
Per il monegasco si mostra una situazione simile a quella di Verstappen in Brasile che poi è andato a vincere con una parte finale di gara caratterizzata da record su record ad ogni giro, nonostante le sollecitazioni dai box di moderare questa sua aggressività che era inutile in quanto nessuno lo stava inseguendo.
Russell ha messo di nuovo in ombra Hamilton regolano Alonso Bottas Perez che è entrato nei primi 10, un risultato cui ora dovrà far seguire da un risultato in gara per vedere se potrà salvarsi il posto in squadra per il prossimo anno.