Categorie
sport F!

Ferrari iridata quanto porta in soldi alla F.1 e ai propri azionisti?

Anche se gli scommettitori danno la vittoria iridata costruttori in F.1 della Ferrari a 6 non sono pochi nell’entourage del massimo campionato dell’automobilismo che si augurano che questo accada in modo da far incrementare in modo esponenziale l’interesse economico diretto ed indiretto di questo risultato che andrebbe ad aggiungersi all’arrivo di Hamilton che ha come obiettivo il suo 8° titolo iridato.

La prima a godere di questo successo sarebbe ovviamente la Ferrari, sezione SPA con sede in Olanda, per quello che dovrebbe e potrebbe essere l’incremento degli aspetti finanziari, valore delle azioni e relativo dividendo che può tenere anche conto del bonus da dedicare alle singole buste paga dei dipendenti. per le entrate milionarie che spettano in più al vincitore del titolo.

La stessa Liberty Media che gestisce tutto quanto è rappresentato dall’aspetto organizzativo e finanziario e che è al centro di importanti riequilibri interni dopo le, chiamiamole, dimissioni di Greg Maffei con l’evidente riequilibrio di una gestione che sta vivendo un momento di grande importanza con un’operazione che si potrebbe concretizzare con una concomitante, su tre tracciati, presenza parallela tra una gara G.P. di F1 e appuntamento del moto mondiale.

Un vantaggio anche per la stessa FIA che sta vivendo un momento di vorticosi sommovimenti che in molti vogliono legati alla tipologia di gestione legate alla personalità del Presidente e delle sue abitudini di vita normali ma anche in funzione di quelle che sono le prossime elezioni per un mandato in scadenza, sia pire non prossima.

Contro e non poco invece rema tutto il mondo anglosassone della F.1 che patrocinano una vittoria della Mc Laren per mantenere il predominio in quell’atavico “rancore” e livore e non ci sarebbe da meravigliarsi che si creasse una sorte di malcelato complotto in pista. nelle prestazioni e nei comportamenti strategici per far rivivere l’amor proprio dei “garagisti” d’oltre Manica a fronte dell’allora unico vero costruttore di Maranello, come si considera Enzo Ferrari e che ancor oggi si può definire tale.

Unico punto a favore mi questo confronto è il fattore economico che anche oltre Manica è molto sentito visto quello che sta succedendo con quelle scuderie che sono al limite minimo delle possibilità economiche, che si presentano all’ ultimo appuntamento veramente con le “pezze” a rattoppare il malfatto in incidenti e cedimenti meccanici, visto che non vi è più il padre padrone Bernie Ecclestone che è sempre stato pronto a salvare capra e cavoli del suo “affaire” con sostanziosi interventi economici quando erano necessari un ogni singola squadra,