Maranello: Sono giorni cruciali quelli che stanno trascorrendo a Maranello presso la Gestione Sportiva della Ferrari. Si devono infatti definire gli aspetti strutturali di tutte le componenti della nuova monoposto, progetto 668, che devono essere sottoposte alla verifica di resistenza, alle prove di crash presso il laboratorio di Bollate, unico accreditato a queste verifiche da parte della Fia in Italia, con conseguente omologazione di ogni singolo componente. I risultati da ottenere, secondo i nuovi e più severi dettami espressi in funzione dell’aumento nelle prestazioni per le nuove monoposto, devono avere come scopo anche quello di non dover incrementare il peso della monoposto con particolari “pelli” da aggiungere a quelle esistenti. In particolare se queste aggiunte dovessero essere necessarie nelle zone più alte e quindi in contrasto con la ricerca del baricentro più basso possibile.. Oggetto del “contendere” è la capacità di resistenza del musetto, parte aggregata alla scocca, ma non in corpo unico con la stessa, dopo che nella passata stagione si erano verificati dei cedimenti anomali durante alcuni incidenti. Cedimenti che sono arrivati anche a coinvolgere il cannotto dello sterzo. Le nuove norme richiedono che il muso, parte cruciale per la regolazione dei flussi aerodinamici che coinvolgo il resto della monoposto, sia decisamente strutturato in modo più resistente a fronte di eventuali impatti. Ottenere quanto prima l’omologazione è indispensabile per poter dar luogo al programma di produzione del numero di scocche e componenti aggregati minimi, almeno 4, per poter iniziare la stagione agonistica. Si deve inoltre ricordare che anche per partecipare alle prove di sviluppo, programmate a partire dalla fine del prossimo mese, è necessario avere l’omologazione completa delle monoposto.
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