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Red Bull assolta dalla FIA

Chiacchiere, solo chiacchiere ed illazioni quelle che hanno coinvolto la Red Bull da parte della Mercedes e della Mc Laren a fronte di quelle che sarebbero state solo presupposizioni ventilate senza peraltro che venissero presentati reclami scritti ufficiali.

La Fia comunque ha voluto vederci chiaro ed ha mandato i propri ispettori tecnici a verificare come fosse effettivamente la situazione con la calma necessaria al di fuori dei fine settimana e presso le sedi competenti, con tutto il materiale necessario a disposizione, sia per l’investigazione sia per come poter compiutamente intervenire.

Al termine del lavoro di ispezione hanno concluso che la squadra campione del mondo non ha utilizzato in modo illegale il controverso sistema che permette di cambiare l’altezza dello splitter anteriore come “sussurrato” dai team rivali; il sistema sarebbe stato usato per cambiare l’altezza dello splitter tra le qualifiche e la gara, quando le monoposto sono in regime di parco chiuso, una grave violazione alle norme.

Già alle prime voci la FIA aveva introdotto un sigillo che impedisse qualsiasi modifica quando le auto fossero già entrate in parco chiuso.

“Provare retroattivamente cosa poteva essere successo nel passato è difficile, e non pensiamo di avere la capacità per indagare su due anni indietro. ha ammesso Nik Tombazis responsabile del settore F1- Non posso dire onestamente con assoluta certezza che non ci sia mai stato qualcosa di irregolare, ma posso considerare la partita chiusa”.