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GPDA fa la differenza tra parolaccia e offesa

“Come in ogni sport – recita il messaggio della GPDA – i concorrenti devono attenersi alla decisione dell’arbitro, che gli piaccia o no. È così che funziona, e i piloti ne sono pienamente consapevoli. I nostri membri, sono piloti professionisti che corrono in Formula 1, l’apice del motorsport internazionale. In merito alle parolacce, riteniamo che ci sia una differenza tra quelle intese a insultare altre persone ed altre più informali, come quelle che a volte si possono pronunciare per descrivere il maltempo, o un oggetto inanimato come una vettura di Formula 1, o un momento vissuto in pista”.

Da questa anteprima il comunicato si rivolge direttamente al presidente della FIA

“Invitiamo il Presidente della FIA a considerare anche il suo tono e il suo linguaggio quando parla con i nostri piloti membri, o di loro, che sia in un forum pubblico o in altro luogo. Inoltre, i nostri membri sono adulti, non hanno bisogno di ricevere istruzioni tramite i media su questioni banali come indossare gioielli e mutande”.

“La GPDA ha, in innumerevoli occasioni, espresso la sua opinione su come le multe pecuniarie incassate dalle sanzioni inflitte ai piloti non siano appropriate per il nostro Sport. recita rivolta alla FIA Negli ultimi tre anni abbiamo chiesto al Presidente della FIA di condividere i dettagli e la strategia sulle modalità con cui come vengono assegnate le multe finanziarie della FIA e su come vengono spesi i fondi”.

“Abbiamo anche fatto presente le nostre preoccupazioni sull’immagine negativa che le multe finanziarie portano allo Sport. Chiediamo ancora una volta che il Presidente della FIA fornisca trasparenza finanziaria e un dialogo diretto e aperto con noi. -si conclude- Tutte le parti interessate dovrebbero determinare congiuntamente come e dove spendere i soldi raccolti con le sanzioni a beneficio del nostro Sport”.