Anni or sono, parecchi in effetti, la Ferrari, parlando di quello che è l’intervento di un componente con gli altri con cui interagisce, mise a disposizione uno schema che suddivideva quelle che erano le singole interfaccia di riferimento a fronte delle “limitazioni” espresse dal regolamento tecnico in essere a fronte di quelli che erano stati gli studi di allora in funzione di quelli che erano i dati percentuali raccolti in galleria del vento.
Tra i singoli componenti, che devono servire solo come concetto senza nessun riferimento effettivo all’oggi, si nota che per ognuna delle voci presenti in ascissa e coordinate alla fine danno come somma finale il 100% ovvero l’interezza.
Quando uno dei dati presenti fa si che, per miglioramento, si supera il 100% in una delle due somme lineari, bisogna intervenire per “pareggiare” i conti con un 100% che è un numero decisamente superiore per cui si deve trovare una soluzione che porta questa percentuale a corrispondere ad un dato complessivo migliore, andando a coinvolgere uno o più degli altri componenti direttamente coinvolti.
Da qui si trova la soluzione relativa alle decisioni che proprio sono state prese di recente per cui alle tante “sventagliate” evoluzioni della specie, da portare in pista, si è preferito, anche per le limitazioni di lavoro espresse dalla presenza della Sprint race e della sessione di test pneumatici programmati nel fine settimana messicano si porta a delle evoluzioni ridotte e puntuali in modo da capire come funziona quanto disponibile.