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Il collettivo fa la differenza, sul singolo

“È il collettivo che fa la differenza, non il singolo. Ognuno deve contribuire e lavorare bene all’interno del proprio ruolo, questa è la cosa più importante”.

Max Verstappen ha un concetto chiaro ed univoco di quello che è necessario per poter continuare ad avere quella superiorità che consente di perseguire prestazioni all’altezza della situazione, controbattere il recupero degli avversari che si fanno sempre più agguerriti, ricorrendo alle risorse economiche, per rinforzare il proprio apparato strutturale con un interazione diretta tra tecnico ed umano.

Dal discorso del campione del mondo ne è emerso un desiderata, la stabilità nella presenza dei personaggi chiave per avere un riferimento continuativo nel confronto necessario alla soluzione dei problemi che possono emergere, in particolare, quando si vuole sviluppare il concetto.

In questa F,1 capita che la cosa porti ad imboccare e percorrere una strada che poi risulta essere differente da quella desiderata per cui il recupero della situazione richiede quel tempo che spesso non esiste con una cadenza così ritmata e avvicinata degli appuntamenti che forniscono gli indispensabili punti di classifica.

Mentre si ricerca di recuperare la situazione ci si ritrova a percorrere strade impervie che portano ad avere delle problematiche di correlazione tra circuito e la strumentazione di sperimentazione nella sede del team.

Mancano quelle opportunità del confronto in pista, sempre sullo stesso tracciato e la cosa sta diventando di corrispondenza tra le squadre che sembrano, più o meno, desiderose di un ritorno all’antico sistema delle prove concrete in pista, sia pure limitando le stesse nei tempi e nei luoghi.

Mentre l’ 0nore delle cronache vede il singolo essere al centro delle cronache e degli onori, alle sue spalle, confinati tra le mura della sede del team vi sono quelle dice di persone che contribuiscono al singolo passo e cui bisogna saper riconoscere, almeno. il lato economico dell’essere per mantenere coeso e sollecitato l’ambiente.

Emergere è lo status cui ambiscono tutti ma poi dello status bisogna poi essere nelle condizioni di concretizzare quelle che sono le aspettative. inciampare è più facile di quel che sembra e ciò può far rotolare dalla scala dei valori e delle considerazioni.

L’abbandono della Red Bull da parte di Adrian Newey ha fatto scattare quella molla che ha portato al repentino aggiornamento delle situazioni in essere per quegli incarichi di reponsabilità che hanno visto riconosciuti tempi, metodi e qualità del loro essere.