Da martedì, Enzo Ferrari inorridirebbe in quanto molto ligio a seguire pedissequamente il proverbio che di Venere (venerdì) e di Marte (martedì) non ci si sposa e non si parte e no da inizio all’arte, Loic Serra sale sul ponte di comando della Direzione Tecnica della Ges prendendo il testimone da Vasseur che aveva avocato a se stesso questa incombenza nel momento in cui Enrico Cardile aveva dato le proprie dimissioni e si era messo in gardening.
Loic Serra sa che ha un settor4e della Yes che non gli risponde direttamente ma continuerà a corrispondere a Vasseur: Si tratta dello staff di persone che è capitanato da Enrico Gualtieri e che si occupa dello sviluppo delle Power Unit e che è stato corteggiato da Mattia Binotto per passare armi e bagagli in Audi,
Serra ha già un handicap a fronte di Vasseur che ha al suo attivo, come D.T. uno step in più: la vittoria a Monza con Leclerc.
Serra è un grande specialista di pneumatici con parecchi trascorsi in Michelin all’inizio della sua carriera, ed avrà proprio il compito precipuo di far realizzare una monoposto che non solo abbia il rispetto dei pneumatici ma che dagli stessi possa saper trarre il massimo come è stato capace, nella fortuna, fare Leclerc proprio a Monza.
Il far rendere al massimo non è solo legato alle caratteristiche dei pneumatici stessi ma deve trovare la simbiosi tra il lavoro delle sospensioni, la suddivisione delle sollecitazioni, utilizzando le strutture portanti come sono la scoccati gruppo P.U. portante e trasmissione e come possa essere interpretato il carico aerodinamico necessario e costante.
L’esperienza di Serra in Michelin ha avuto ben altri sviluppi nei suoi successivi incarichi che gli hanno consentito di acquisire una conoscenza molto ampia nel contesto di una monoposto. Conoscenze che potrebbero essere già operative nella definizione finale del progetto 677, la monoposto di Hamilton, come viene comunemente indicata alla GES, quella che dovrebbe essere iscritta al mondiale come SF-25.