E’ in corso una lunga sosta prima di poter rivedere le monoposto in pista oltre Oceano, ad Austin, per un primo trittico di gare per andare al finale di stagione con altre tre gare che faranno seguito ad un altro lungo intervallo di 21 giorni.
Questa prima pausa, consistente, non ha quelle caratteristiche che sono delle “ferie” in cui i lavori sono limitati nel tempo in funzione dei reparti interessati. Anzi si lavora alacremente, dai prossimi giorni non appena tutto il materiale “rotabile”, ovvero le monoposto ed i relativi ricambi, sarà arrivati nelle rispettive sedi , per effettuare un ultima serie di accurati controlli sullo stato di affaticamento delle singole componenti ,come la scocca.
Parallelamente si sfrutta la situazione per concretizzare l’ultimo sviluppo tecnico che potrebbe anche essere alla base dell’affinamento per il progetto relativo alla monoposto del prossimo anno, con un particolare risvolto per chi avesse qualche tesoretto specifico, nel Budget Cap, da poter utilizzare come ultima evoluzione di stagione.
Due tipologie di soste che potrebbero essere utilizzate, in un eventuale prossimo futuro, in due direzioni differenti: l’inserimento di altri due appuntamenti iridati, o in un paio di sessioni di prove in pista sulla falsa riga di quanto avviene àd inizio della stagione.
Prove che sia pure a campionato “inoltrato” potrebbero fornire concrete informazioni tra il rapporto in essere per gli sviluppi legati alle simulazioni strumentali e quello che le modifiche apportate concretizzano per il loro sviluppo concreto in pista in prestazioni e con gli affinamenti necessari.
Nella ovvietà delle cose, il primo intervallo, con doppia sessione di 3 giorni ciascuna di presenza in pista anche con i giovani piloti emergenti, dovrebbe vedere il programma sviluppato su una pista del vecchio continente, che potrebbe essere comune, mentre la seconda potrebbe prevedere la sessione in una delle due ultime sedi agonistiche come già avviene nel post campionato, all’ultima gara.