Categorie
sport F!

Temere se il cielo si oscura

Una nuvola passeggera che oscura il cielo per pochi minuti, anche solo su una parte del tracciato di Monza , è sufficiente per modificare in modo radicale la prestazione di una monoposto per quel calo di 3-4 gradi nella temperatura dell’asfalto che portano ad avere un comportamento decisamente differente dei pneumatici che modificano il feeling nello stretto range di temperatura ottimale del battistrada per ottenere le performance migliori.

I 3- 4° di differenza fanno si che il pilota si trovi a dover combatte con un sottosterzo, più facile, o ad un sovrasterzo che si traducono in quei millesimi, massimo centesimi di secondo che costano alcune posizioni nello schieramento di partenza.

Nelle stesso condizioni, di variazione di temperatura hanno evidenziato che il rendimento finale, tra gomma usata e gomma nuova, dello stesso gradiente, che avrebbe dovuto corrispondere a differenze più consistenti, si sono concretizzati in pochi centesimi.

Queste condizioni del meteo, con una temperatura dell’aria di 32 gradi e con asfalto che quindi si dovrebbe porre attorno ai 50, sono i parametri su cui hanno lavorato ieri ed anche questa mattina i vari simulatori nei reparti corsi per fornire ulteriori informazioni, selezionate, su quelle che devono essere le strategie di gara per ottenere il meglio, fermo restando che il programma deve prevedere una sola sosta per effettuare il cambio gomme ed individuare il range ottimale dei giri calcolando anche la riduzione del peso per il consumo del carburante.

La differenza di velocità che esiste tra gli 80 km/h consentiti in pit lane e quella degli oltre 320 con cui si percorre il rettifilo principale è il delta che deve essere tenuto quanto mai presente e determinante.

Verrebbe da dire che mai come in questa condizione sarebbe sperata ed opportuna la presenza in pista della Safety Car, che dovrà tenere delle andature più prudenti visto quanto successo nelle simulazioni del giovedì quando si é schiantata in piena parabolica.

Ancora più importante sarà l’interlocuzione tra il pilota ed il proprio ingegnere che dovrà informare in modo molto accurato quelle che sono le situazioni in essere per consigliare il giusto equilibrio tra prestazioni e condizioni dei singoli comportamenti in pista.