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La monoposto di F.1 è un unicum al 100%

Parecchio tempo addietro ho ripreso un vecchio discorso relativo al concetto del 100% che deve essere alla massima efficienza nella composizione di una Monoposto.

Un vecchio discorso “tecnico” che la Ferrari aveva pubblicizzato come concetto di lavoro ed effetto già quando i cambi dei regolamenti tecnici non avevano più delle corrispondenze effettive sulle percentuali di intervento per comporre sempre comunque il livello 100%.

Un 100% che deve corrispondere come le varie somme percentuali lungo le ascisse e le coordinate che collegano i vari punti nevralgici che sono più o meno interconnessi tra di loro ed avere il risultato:ottenere la massima prestazione della monoposto. In funzione di ciò da un miglioramento settoriale deve corrispondere un altrettanto incremento percentuale sui maxi componenti della monoposto.

Il 100% è il risultato di tutti gli incrementi che di volta in volta devono superare il precedente dato che aveva contribuito ad un livello di prestazione.

Se ciò non avviene e qualcosa anche al plurale rimane anche solo al 98%, il risultato finale risulta essere fortemente sbilanciato e subentrano le difficoltà nella gestione della guida, quel feeling che il pilota deve sentire per potersi fidare a spingere al massimo, nell’utilizzazione e degrado delle gomme, nelle strategie da concretizzare in ogni singola gara per lunghezza e tipologia degli stino ottimali memorizzando le perdite temporali complessive per ogni stint.

In questi giorni si sentono una infinita serie di “mormorii” da parte di un pò tutte le squadre, anche in funzione proprio dei risultati ottenuti in pista, prima di queste ferie estive, che hanno evidenziato parecchie novità e vi è molta attenzione ed attesa per i prossimi due appuntamenti ravvicinati tra il circuito di Zandvoort e quello di Monza molto differenti tra di loro.

Il tracciato italiano è uno di quelli che fanno parte dell’elitre di quei tracciati che vengono citati come i regni della velocità che, se mentre in passato erano solo tracciati permanenti, ora sono subentrati tracciati che si definiscono cittadini che hanno anche lunghissimi rettifili in cui il motore rimane con le “farfalle” Flat per lunghi periodi e con velocità conseguenti.